Recensione “Oscura Tentazione – Il segreto del diavolo” di Clary Sinclair

 

Sono il Duca del Maniero di Thornfield, il luogo oscuro e remoto dove le ombre si fondono con i sussurri del vento e dove regno in solitudine sul mio dominio di rabbia e segreti. La mia anima è marcata dalla crudeltà e forgiata dalle tragedie del mio passato oscuro, sporcata da ciò che nelle segrete avviene di nascosto dal resto del mondo.

Tutti mi chiamano il Diavolo, un titolo che porto con un misto di disprezzo e orgoglio, poiché nei corridoi di questa residenza imponente le mie azioni sono la legge e il mio cuore ormai è una fiera fortezza impenetrabile, ma è sotto il terreno che calpesta la mia gente che la perdizione mi marchia con tale nomea.

Con la morte e il dolore come costanti compagni ho scelto di isolarmi dal mondo, rifugiandomi dietro le mura di Thornfield e alle sue nefandezze.

Ma questo fragile equilibrio viene turbato dall’irruente arrivo di Blair Montrose, la nuova tata di mia nipote Adele. La sua presenza indesiderata minaccia di infrangere il muro di controllo e segretezza che ho meticolosamente costruito.

Non l’ho voluta qui.

Non l’ho scelta.

Eppure, è stata spinta sulla mia soglia – e tra le mie mani – da forze che non posso controllare.

Blair, con il suo frizzante spirito indomito e la sua luce insopportabilmente pura, non sa ancora che ha varcato la porta di un inferno molto reale.

Determinato a mantenere i miei segreti sepolti e le segrete del maniero chiuse a chiave ai suoi occhi, ma ancora più deciso a tumulare il mio cuore al sicuro dall’assalto della sua innocenza, le renderò la vita un inferno.

In me conoscerà la vera oscurità, piano piano, senza fretta.

Cercherò di spegnere la sua luce, di soffocare la sua speranza, di mandarla via, ma in qualche oscuro angolo della mia anima temo che sia lei a poter vedere attraverso le tenebre che mi avvolgono… e a scoprire il segreto del diavolo.

 

Lei babysitter improvvisata, lui il diavolo del castello.

Un annuncio sulla ricerca di una babysitter porterà la nostra protagonista in un castello oscuro e dalla fama discutibile, ma la bimba nascosta in quelle torri la convincerà a restare, a discapito della prima impressione dello zio arrogante e presuntuoso.

Lei sarà l’agnello caduto nella trappola del lupo, lui un predatore affamato di anime dolci e ingenue.

Ho trovato alcuni particolari accattivanti altri invece una sorta di rivisitazione di “Cinquanta sfumature di grigio”, un po’ più forzata (la camera rossa era posizionata nelle segrete, per dirne una).

Scene già viste in altri libri solo con quel tocco “fascinoso” del castello, in questo caso.

Appassionante fino ad un certo punto, poiché fuori dalle mura la vita è quasi inesistente, poi per il resto è stata una semplice rilettura di episodi visti e di cliché senza originalità. Mi è dispiaciuto perché la scrittura dell’autrice è ben impostata e abbastanza fluida.

Anna

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