Recensione “Non trema la luce” di S.L. Arche

 

 

 

Uno sparo e la vita cambia.
Quella di Mattia si è come fermata, immobile mentre i ricordi di ciò che era gli passano davanti ferendolo più di quella pallottola.
In trappola nel suo dolore, una natura morta in una fotografia in bianco e nero mentre fuori la vita riempie il mondo di colori.
Finché nella sua vita irrompe Ruben.

La decisione più saggia sarebbe quella di stargli lontano, di lasciarlo ai suoi problemi, perchè Mattia ha già la sua vita da ricostruire. Ma Ruben lo fa sentire di nuovo vivo, di nuovo pronto ad amare.
Per averlo però, dovrà infrangere le sue stesse promesse. 

Un titolo bellissimo per un libro che davvero lo è altrettanto. Un percorso dentro l’anima di un uomo che appare perso, sconfitto, ferito nel corpo e nell’anima.

Mattia ha ricevuto un colpo di pistola non destinato a lui, ha perso quello che, fino a quel momento, pensava fosse l’amore della sua vita e si ritrova in ospedale alle prese con la convalescenza. Accanto a lui solo Beth. Segretaria un po’ fuori dalle righe che si rivelerà però essere un’ottima amica. Inoltre, è davvero impossibile non amare Beth, ve lo garantisco.

Mattia è un’anima per certi versi controversa. Per chi lo avesse conosciuto nel libro IN SEGRETO, lo ricorderà sicuramente come un uomo un po’ arrogante, sicuro di sé e diciamocelo, anche un po’ egoista. Si potrebbe pensare che in NON TREMA LA LUCE scopriamo che la sua era una maschera, ma non è così. Perché Mattia qui fa un vero e proprio percorso interiore, si rende conto di cosa è davvero importante e di che tipo di uomo vuole essere e lo fa anche grazie a Beth, scoprendone il cuore immenso, l’ironia che la contraddistingue e l’affetto che li lega. Lo fa anche e soprattutto grazie a Ruben.

Ruben è più giovane, ha una marea di problemi che lo inseguono, cerca la sua strada e non è disposto ad essere ciò che non è per far felice la sua famiglia.

La loro storia matura piano, all’inizio c’è diffidenza poi, man mano, confidenza e alla fine complicità. Mattia nel suo percorso interiore scopre di essere attratto da Ruben, ma è il grande senso di protezione che Mattia proverà nei suoi confronti ad avermi colpito di più. Assistiamo a un bellissimo percorso interiore, dove Mattia si sente vittima: gli hanno sparato, ha perso l’uomo che amava e si ritrova svuotato, solo, inutile quasi. Con Ruben però impara a mettere i suoi bisogni da parte, perché prima di tutto c’è la felicità di Ruben, la possibilità di dargli un’occasione per essere felice. Si riscopre innamorato ma una promessa lo obbliga a stargli lontano. Mantenere la promessa è difficile quando scopri che quella persona è quella giusta, quella che ti fa sentire che non importa quanto hai sofferto in passato, perché l’amore è più forte. La sua luce non trema mai.

Bellissimo libro, narrato dal punto di vista di Mattia, ma gli autori sono stati superbi nel far sì che potessimo scoprire tutti i personaggi come se fossero protagonisti principali, come se ci fosse la loro voce a parlare. Un libro con cui emozionarsi pagina dopo pagina.

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