Recensione “Momento Critico” di Paolo La Paglia

 

Una strada piatta e assolata dell’Arkansas. Un uomo con un occhio solo entra in una caffetteria sulla statale 530 e uccide a sangue freddo uno dei clienti, apparentemente senza motivo. Da quel momento, comincia un turbinio di orrore che sembra non avere fine. A fronteggiare questa emergenza viene chiamato Victor Mc Allister, negoziatore dell’ F.B.I. che sta vivendo una crisi interiore. Ma i fantasmi del suo passato dovranno essere messi da parte, perché si renderà presto conto di essere di fronte alla negoziazione più difficile della sua carriera.Chi è l’uomo asserragliato nel locale? Perché non dice ciò che vuole? Quali sono le motivazioni che lo hanno spinto a compiere un gesto di così grave entità? Chi sono le persone che lo stanno aiutando e perché?

 

Il nuovo thriller di un autore che potrebbe benissimo essere americano,
per stile e ritmo.
Dopo aver conquistato i lettori con «Post Mortem» torna Paolo La Paglia con un nuovo avvincente thriller.
Un romanzo pieno di colpi di scena che non danno la possibilità al lettore di prendere fiato, fino all’imprevedibile e drammatico finale.

 

 

Paolo La Paglia è nato a Genova nel 1969. Ha cominciato a tuffarsi nel mondo della fantasia in età precoce e ne è rimasto imbrigliato fino a scomparire in una “terra di mezzo”. Da questo luogo oscuro, torna alla realtà portando con sé figure da incubo e trame a tinte cupe, lugubri e al limite della follia. Giocatore di scacchi e strimpellatore di chitarra è anche appassionato di storia e di archeologia alternativa. Con Nua Edizioni ha già pubblicato Post Mortem, In Aeternum e Golden Falls.

 

 

Signori che romanzo! Un poliziesco con un’escalation di tensione ed emozioni da tenere sul filo del rasoio.
Quello che appare un banale sequestro di ostaggi in una sperduta caffetteria nel bel mezzo di un uragano, nasconde un piano progettato nei minimi particolari.

Il bel sequestratore Joshua, che assomiglia allo Jena Plissken di 1997: Fuga da New York, scatena da subito emozioni contrastanti: è spietato, ma nel lettore fa scattare immediatamente una simpatia che si trasforma in empatia e solidarietà.

Dall’altro lato, il negoziatore del FBI, Victor Mc Allister, cerca di gestire la situazione in modo esemplare, nonostante i continui rimproveri dei suoi colleghi che vorrebbero passare alle maniere forti. Anche fra Vic e Josh nasce un contatto che viene investito da un’inaspettata fiducia e rispetto. Le condizioni poste dal sequestratore appaiono insolite, cosa si nasconde dietro a questo piano?

Gli ostaggi si dividono fra quelli che temono Joshua e altri che lo appoggiano, soprattutto Rosaria, una poliziotta con un codice morale tutto suo.

Un testa a testa giocato come una partita a scacchi, dove bisogna prevedere la mossa dell’avversario.
Non voglio rivelare nulla, lascio a voi tutta la sorpresa.

Scritto in modo magistrale, fluido e appassionato, premiato a pieni voti!

 

 

firma Anna

firma Claudia

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