Recensione “Melanie – Storie della Nuova Era” di Norma Tarditi

 

Quarantacinque giorni.
Ecco il prezzo che pagherò per salvare la mia famiglia, finita nelle grinfie dell’Inquisizione.
Quarantacinque giorni durante i quali dovrò prestare il mio aiuto agli immortali. Dopodiché sarò libera, comunque vada, perché so bene come stringere un patto con loro e sono consapevole che stabilire un termine specifico sia essenziale. Li studio da tutta la vita, figurarsi se non so come si fa!
Quello che non so, invece, è che per portare a termine la mia parte dell’accordo quei quarantacinque giorni io dovrò trascorrerli in una realtà che già nel tempo di una cena si dimostrerà potenzialmente letale.
Ma soprattutto non so che dovrò farlo legata a uno di loro: Leth, un telepate bello come il peccato che al mio arrivo nell’Oltremondo mi metterà in guardia da una sfilza di pericoli diversi, non ultimo se stesso, e il momento dopo mi rivendicherà come sua.

«C’è altro?»
«Una cosa, sì. Reclamo la strega per me.»
Mi voltai così di scatto che probabilmente loro tre riuscirono a sentire il suono della punta del mio naso che sferzava l’aria.
Ero appena diventata di proprietà di una fata.

 

Pensavo non fosse possibile amare, fra i protagonisti di Norma, nessuno più di Gale e Nour, eppure eccomi qui, persa perdutamente per Leth e Mel.

 

L’ultimo meraviglioso romanzo di Norma ci porta nella Prima Terra, a conoscere una comunità di sole donne fondata nel 51 della nuova era, dalla strega più potente mai esistita, Evalyne; un luogo di rifugio per streghe, per chi aveva subìto violenze o semplicemente in cerca di uno stile di vita più libero. Una grande famiglia che vive praticando la magia, seguendo i ritmi della natura, della luna, che conosce le erbe creando medicamenti. Donne mal viste dal resto della popolazione, delle “streghe” che potevano rivelarsi utili però in caso di bisogno. Ed è per questo che la temuta Inquisizione un giorno prende in custodia tutta la popolazione delle “donne del bosco”, tutte tranne Melanie Corbett che era in viaggio con la sorella.

Abbiamo già incontrato Melanie in tutti e tre gli altri romanzi, una comparsa che ha finalmente trovato il momento per scatenare il suo potenziale.

E sarà lei a proporsi agli immortali per uno scambio, volendo liberare la sua gente, un atto eroico e impavido, proprio di una ragazza coraggiosa che cerca sempre il brivido nella vita non accontentandosi mai, tanto meno in campo sentimentale; lei, che da sempre è “pericolosamente sedotta dagli immortali e dai loro mondi misteriosi” e dotata della capacità di percepirne la natura.

Melàn sembrerà essere l’unica a poter chiudere lo squarcio che nella terra degli Immortali, l’Oltremondo, si è aperto su un abisso pericoloso e imparerà nuove sfumature della sua magia portandola a livelli sempre più potenti. La sua permanenza nel pericoloso Oltremondo la vedrà “legata” a un affascinante immortale, Leth, un telepate.

A differenza degli altri protagonisti della serie che sono partiti più in sordina, Melàn e Leth si lanciano sulla pista immediatamente, d’altronde per la strega sarebbe una perdita di tempo fare “la preziosa” con un telepate che riesce a scandagliare ogni anfratto della memoria. Saranno deliziosi e divertenti i loro teatrini mentali in cui lei pensa (spesso) cose inopportune mentre Leth le ricorda sempre di averne libero accesso.

 “devi per forza sbudellare tutti i miei ragionamenti?”

Mel è bella, fiera, sfacciata e intrepida e Leth viene stuzzicato da questo lato del suo carattere, nonostante la rimproveri spesso di essere “sempre, sempre incauta”.
Verremo portati nell’Oltremondo in una fortezza governata da una misteriosa intelligenza, dove le regole della fisica sono stravolte e i personaggi che la abitano inquietanti e pericolosi, ma lei sarà sempre combattiva in ogni prova che dovrà affrontare.

Il sesto senso di Mel la porterà a fidarsi immediatamente di Leth, anche se lui non sarà dello stesso avviso…

“Che qui dentro, sola con me nelle mie stanze, tu non sia in pericolo, lo dici tu”

 Il rapporto fra la strega e il telepate è vibrante, intenso, struggente, dividono i pensieri e i battiti dei loro cuori, mantenendo aspettativa e tensione erotica ai massimi livelli.
È una continua sfida contro il tempo: per chiudere lo squarcio, per godersi tutto quello che possono vivere insieme, per cercare forse… una via di fuga?

“Devi stare molto attenta a quello che desideri, potresti ottenerlo”

Ho avuto davanti agli occhi i loro sguardi, gli ammiccamenti e i sorrisi, da quelli accennati a quelli trattenuti, fin a quelli aperti, liberi e sinceri. Ho sentito l’emozione crescere, palpitare, esplodere!

“Mi aveva guardata sempre, come nessuno mi aveva guardata mai”

Bellissimo anche il personaggio secondario di Annelie, un’immortale teleporta legata a un Esecutore mutaforma orribile e crudele.

Leggere un romanzo di Norma diventa ogni volta un’esperienza multisensoriale, lei crea una magia in grado di farti “sentire” tutto e questo dono si rivela anche un tormento, perché, mentre vivi queste emozioni bramandone sempre di più, vedi il numero delle pagine ridursi inesorabilmente e il senso di perdita avvicinarsi.

Questo romanzo fa parte della serie “Storie della nuova era”, può essere letto anche da solo ma vi consiglio di recuperare tutta la serie perché è bellissima. Solitamente il gradimento scende con l’avanzare di una serie, ma in questo caso la “regola” non si applica perché sono uno più bello dell’altro.

 

Prendo in prestito le sue parole per racchiudere quello che “Melanie” è stato per me:

“Era perfetto. Era tutto. Era per sempre. Ed era irrinunciabile”

 

Anna

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