Recensione “Lovelight” di Bk Borison

 

Stella Bloom sa bene che non basta servire tazze di cioccolata calda fumante e accendere lucine scintillanti per salvare dal fallimento la sua piccola fattoria di alberi di Natale. Così, decide di partecipare al contest indetto dalla famosa influencer Evelyn St James. Oltre alla visibilità e alla pubblicità gratuita, in palio ci sono ben centomila dollari, che potrebbero risanare le malridotte finanze della fattoria Lovelight. C’è solo un problema: nel tentativo di far sembrare la fattoria una meta romantica perfetta per le vacanze di Natale e assicurarsi così il primo premio, Stella ha falsificato la domanda di partecipazione, dichiarando di gestirla con il fidanzato… che però non esiste. L’unica speranza, per lei, è il suo migliore amico Luka, che fortunatamente non sembra avere alcun problema a prestarsi al gioco. In fondo, si tratta di fingere soltanto per il periodo delle feste. Niente di troppo difficile. Riusciranno a interpretare una deliziosa coppia di innamorati senza rovinare la loro splendida amicizia? Questo Natale, per Stella, la posta in gioco potrebbe essere ben più alta dei soldi in palio.

 

Profumo di pini e abeti, una foresta di abeti natalizi tutta per noi.

La nostra temeraria protagonista è a capo, da un anno, di un’impresa alquanto originale: coltivazione di abeti di Natale. Purtroppo, l’attività non va a gonfie vele come sperava quindi decide di partecipare al contest dell’influencer Evelyn St James per avere un margine di visibilità più elevato e, chi lo sa? Magari vincere ben centomila dollari in palio.

Nella compilazione della domanda però ha falsificato un’informazione piuttosto personale, l’attività in questione è gestita insieme al fidanzato… un fidanzato inesistente.

Chi sarà la persona gettonata per ricoprire il ruolo almeno per una settimana?

Le possibilità si riducono a ben pochi conoscenti, l’addetto alla coltivazione Bucker o l’amico di sempre Lukas.

Il bello di questo libro è che dalla finzione alla realtà c’è quel piccolo margine di sogni irrealizzati (e sempre sperati) che basta poco per far diventare tutto semplice e quotidiano.

 

“Lo amo da così tanto tempo che i miei sentimenti per lui sembrano parte di me”,

 

ma la paura a volte blocca.

 

Sarà veramente solo una parte da recitare o la posta in gioco questa volta implica qualcosa di più consistente?

Non è una trama di certo originale, ma tutti gli elementi che entrano in gioco sono in un’armonia così perfetta da renderla assolutamente amabile.

Il pov è quasi interamente femminile, dico quasi perché l’autrice sul finale ci ha regalato il punto di vista del protagonista, una conferma del carattere che mi ero immaginata di questo lui che

 

“La amerò in tutti i modi silenziosi, in quelli lenti, e anche nelle maniere chiassose e fastidiose.”

 

Ho sussultato a quella dichiarazione così bizzarra, eppure, ben programmata e a quell’esplosione di emozioni

 

“Mi sento come una delle palle di vetro con neve che tengo sulla scrivania. Come se mi avesse appena scossa e io fossi a testa in giù, coi brillantini e i fiocchi che mi scivolano intorno. Il resto della nostra vita suona così dannatamente bene.”

 

“Non sempre saprai qual è la cosa giusta. Quando succede continua. – Continua cosa? – Continua. Ascolta. Troverai la tua strada.”

 

Ha quel tocco di Natale che non guasta un amore capace di cambiare il corso degli eventi, un punto di partenza per ricominciare.

 

“Da allora è il mio punto di riferimento.”

 

 

Anna

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