Recensione “Lost at present. Un altro mondo” di Kerstin Gier

 

Compagni di scuola: un legame particolare, che a volte sbiadisce nell’indifferenza, a volte resta simpatia oppure antipatia, a volte diventa qualcos’altro, a prescindere dal punto di partenza… Quinn e Matilda hanno tante cose che li separano, ma un legame potente che li unisce e che li rende speciali: entrambi appartengono al mondo di tutti, ma Quinn può anche oltrepassare la Soglia, una dimensione in cui prendono vita creature immaginarie, idee e desideri. E Matilda, con la sua curiosità e la sua intelligenza, è l’unica persona che riesce ad aiutarlo a districarsi in questa realtà parallela. Una realtà fantastica ma al contempo pericolosissima, perché è abitata anche da presenze oscure e minacciose che vogliono condizionarla eliminando tutti coloro che nel mondo degli uomini sanno dell’esistenza della Soglia: e in particolare Quinn, che sembra destinato ad avere un ruolo speciale. Ma Quinn può contare su Matilda e sulla forza che insieme sprigionano e che è determinata ben più dalla sfera dei sentimenti che provano l’uno verso l’altra che non dai poteri soprannaturali…

 

 

Secondo volume della saga “Nontiscordardimé”.

Se il primo mi era piaciuto molto, sul secondo ho qualche remora: ho avuto la sensazione che l’autrice volesse dilungare un po’ troppo la storia. Il fatto è che ancora non si sa niente, se non per qualche sporadica informazione, su cosa debba fare Quinn per salvare il mondo, sempre che sia lui il salvatore. Non è possibile che tutti gli altri abbiano informazioni a riguardo e nessuno gli dice niente. Tutto questo mistero allunga una brodaglia che avrebbe potuto essere buona…

Altra cosa che non ho molto amato è il fatto di voler lasciare sempre Matilda lontano dall’azione. Fortuna che ci pensa da sola! Una figura come la sua che, secondo me, è essenziale ai fini della storia, viene lasciata troppo sullo sfondo.

Ho apprezzato molto la figura di Bax, essenziale per la crescita e le scoperte di Matilda. Divertente e utile.

La storia tra Quinn e Matilda subisce non pochi alti e bassi e ho amato alla follia quando Matilda lo ha rimesso al suo posto, facendogli capire che non può controllare le sue scelte e che lei è fautrice del proprio destino. Capisco l’amore che lui prova per lei, ma capisco di più la volontà di Matilda di essere al centro dell’azione. Proprio lei che ha una così innata naturalezza in tutto ciò che dovrebbe saper fare Quinn. Secondo me, la loro collaborazione potrebbe portare al salvataggio del mondo per come lo si conosce.

Mi è piaciuto l’inserimento di nuovi personaggi e il fatto che, finalmente, ne abbiamo saputo di più sulla morte di Yuri, il padre del protagonista. Ma mi chiedo se sia morto davvero…

 

Mi è piaciuto il finale, sospeso, pronti per il volume successivo.

 

In sostanza: storia carina ma troppi dilungamenti, succedono tante cose ma la narrazione non è incalzante, personaggi coerenti con le loro caratterizzazioni, ma mancano di spessore.

 

firma Claudia

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