Recensione “Libra” di Marilena Barbagallo

 

 

 

Terza nella linea dei Dodici e prima a essersi sacrificata per la dinastia. Nessuno mi ha obbligata a sposarmi, l’ho voluto io. Dovevo scappare dai miei demoni e dai miei sentimenti sbagliati. Desideravo vincolarmi, in modo da non poter essere più libera di correre verso l’oscurità. Ma il fascino delle tenebre ha continuato ad ammaliarmi per anni e, con la mente, sono rimasta nel passato, dove lui mi regalava carezze rudi e dolore. Quel male, che porto ancora addosso, vestendolo come un accessorio, è l’unico ricordo che mi resta. Oggi, che ha osato presentarsi in casa mia, con la sua solita arroganza, l’unica cosa che sento di fare è affrontarlo e dimostrargli che non mi ha mai spezzata davvero. Lo guardo, detestandolo e fissando la vistosa cicatrice che gli marchia la guancia, e penso che niente, in lui, potrà mai essere orribile quanto la sua anima marcia. Sono la Contessa Libra Leclerc Hill. Il mio odio per Zakhar Konstantin Leskov non si è mai placato. Lui è tornato per me, ma io, che non sono mai stata sua e che non apparterrò mai a nessuno, adesso, mentre i suoi occhi scuri non hanno il coraggio di guardarmi, scelgo me. Zakhar è uno degli uomini più influenti della Russia. Per il Tavolo è solo un criminale. Per i Leclerc è una bestia. Per Libra è il ragazzo che le ha cambiato la vita. Al castello non c’è posto per gli uomini come lui. Nel cuore della Bilancia, invece, ci sarà ancora un po’ di spazio?

È ritornata, Marilena è ritornata al suo stile di esordio, il suo solito dark romance.

Dopo aver letto Aries e rimasta leggermente sul “chi va là”, ho preso in mano questo libro dopo averlo acquistato parecchi mesi fa e posso dire che con quest’ultimo capitolo ha fatto il boom.

Sconvolgente, passionale, violento, “ansimatico”, spietato, da divorare, da scoprire, da innamorarsi, da odiare, da rimanere secchi dalle troppe emozioni.

Sono esagerata? Se solo sapeste.

Inizio il libro non sapendo ma sperando, immaginando che dietro a quella maschera e quei guanti Libra nascondesse un passato oscuro, doloroso e difficile da dimenticare. Un Lui che aleggia nel mistero e un Lui che invece vive nel presente accanto a lei.

Sarà un triangolo amoroso?

Stiamo parlando di Marilena ragazzi, lei non cade nei cliché, lei detta le regole, lei detta la trama, lei sconvolge ogni convinzione, amando la parte violenta e rude del protagonista e non sperando nella redenzione.

Sto impazzendo? Ebbene sì.

Sono sconvolta, reduce da poche ore dalla fine della lettura, le emozioni mi sovrastano, spaesandomi.

Ho letto tutto della Barbagallo, dal suo esordio ad ora, e questo è il libro che la consacra Regina.

Ha una scrittura che ti cattura, fata cattiva delle parole, dominatrice nei libri, violenta e cruenta nei personaggi, machiavellica nella trama.

Con la coppia Libra e Zakhar ha scombussolato l’amore, rendendolo capace di perdonare l’imperdonabile, di abusare di un tempo che non era il loro ma che ha avuto la rivincita.

E’ l’unica che riesce ad inserire lei stessa in una trama (Uno sconosciuto accanto a me), il suo cane Ariel e una tigre.

Sconvolti? Con così pochi elementi?

E’ stata una coppia ben assortita, ironica, passionale, dolorosa e immortale.

Una condanna eterna per Zakhar, un marchio sulla pelle per non dimenticare, uno sfregio per ricordare, un dolore per dimenticare.

“L’aveva lasciata andare. Ma lui era Zakhar e, nella sua vita, la dolcezza non era ammessa.”

Infrangere una promessa, per ritornare a respirare, infrangere le regole per risentire quel profumo.

E se il loro gioco continuasse? “Strappa tre pezzi.”

Mi sono liquefatta a quella carezza rude ed innamorata a quelle parole “Tu sei stata una sorpresa, la più bella e dolorosa della mia vita.”

“Io ti amo lo stesso. Volevo che lo sapessi. – Mi amerai anche quando te ne andrai? – Non me ne andrò. – Mi amerai anche quando scoprirai chi sono davvero? – Tu sei questo, Zakhar. E in qualsiasi posto andremo, se ci separeremo e non ci rivedremo mai più, io amerò sempre la parte di te che ha amato me.”

Si cercavano in mezzo al dolore.

“Quando non lo cercavo con lo sguardo, lui scappava. Quando non lo guardavo io, era lui a cercarmi.”

Ingannata e tradita, seviziata nel peggiore dei modi, aver preso a morsi il suo povero cuore.

“E se io dovessi liberarti dalla promessa, tu cosa faresti? – Non saresti più proibita per me. – Io rimarrei comunque vietata per te.”

Averla intorno e provare ancora una volta quelle sensazioni indescrivibili di VITA.

“Io me la scopavo, ma lei mi fotteva l’anima… Appartiene ai miei occhi. Appartiene all’aria che respiro. Appartiene alla notte. E’ mia nell’anima e nei ricordi.Nel cuore e nel sangue.”

Quei ti amo non detti, quell’amore soffocato, quel dolore urlato.

“Ti amo, maledetta bugiarda. – E io ti amo, maledetto bastardo.”

“Tu sei dentro di me – Quanto in fondo? – Fino al cuore e oltre.”

Perchè l’amore non si spiega, non detta leggi, non è una semplice guerra, non è il battito regolare di un cuore, è la legge che ti sconvolge l’equilibrio, quella goccia che fa traboccare il vaso, è quel graffio che sa di sangue, è quel morso che sa di fame, quell’acqua che ti disseta, è uno squilibrio tra due persone, è la mancata ragione.

Perchè è l’amore che traccia quel piccolo e sottile confine tra giusto e sbagliato.

“Perchè l’amore è una moltiplicazione. Io x lui. Lui x me.

E vogliamo parlare di Zakhar e la mitica Michelle? Lì il mio cuore ha perso un colpo. Vedere il carnefice ridere e rimanere senza fiato ad un semplice abbraccio.

“Se Libra sorride, tu respiri. Se Libra Piange, Tu muori.” Chantal.

ELEONORA

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