Recensione “Let It Ride (Pickup Men Vol. 2)” di L.C. Chase

 

 

 

Il pickup man Bridge Sullivan è il tipo di cowboy che chiunque vorrebbe avere come fratello, amico e amante. La gente lo crede etero, ma Bridge non è il tipo da attribuire etichette e quando un uomo sexy inizia a fargli battere forte il cuore, si butta a capofitto su di lui.

Eric Palmer, originario di New York, è cresciuto con delle famiglie affidatarie e pur avendo sempre avuto un tetto sulla testa, non ha mai provato amore, né senso di appartenenza… fino a quando non si è unito al circuito dei rodeo della California come paramedico, nel quale ha trovato un gruppo di fratelli che lo ha fatto sentire uno di loro. Uno in particolare gli fa battere forte il cuore.

Quando le cose tra lui e Bridge si surriscaldano, quest’ultimo deve provargli che non sta solo sperimentando del rude sesso, mentre Eric deve superare la paura di essere messo da parte perché indesiderato. Eric sa benissimo che fidarsi di Bridge è la chiave per il suo e vissero felici e contenti, ma salire in sella è molto, molto più semplice che imparare a cavalcare.

Il dolore e il passato sono i veri protagonisti di questo libro.

Il dolore nei ricordi, in quel passato difficile da dimenticare. Eric e la sua voglia e resistenza di allontanarsi dal passato.

Bridge è impetuoso, caparbio, allegro e dal cuore d’oro.

Una storia non proprio leggera, qualche dialogo ironico smorza gli animi, ma per la stragrande maggioranza del romanzo il dolore regna sovrano.

Si ha un ampio concetto di famiglia a 360°, famiglia, rispetto, amicizia e amore, e gli elementi che mi hanno fatto scegliere questo libro: i cavalli.

Un storia ben scritta, dai temi forti, forti come i sentimenti descritti.

Una buona lettura. Alla prossima.

firma Claudia

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