Recensione “Le parole che non abbiamo mai detto” di J.H. KNIGHT

I sogni di Sam Northwick sono sempre stati semplici. Mandare avanti il suo ranch come avevano fatto suo padre e suo nonno prima di lui. Far parte della comunità in cui è cresciuto e prendersi cura dei suoi vicini, proprio come loro si sono sempre presi cura di lui. E, soprattutto, essere il tipo di uomo di cui i suoi genitori sarebbero stati orgogliosi se fossero vissuti abbastanza a lungo.

Non è una gran sorpresa scoprire che quel disastro di sua sorella ha due figli di cui lui non sapeva nulla, ma apprendere che deve accoglierli in casa sua e crescerli rivoluziona il suo mondo. Quasi quanto imbattersi in Billy Jones per la prima volta dai tempi del liceo.

Billy mentirebbe se dicesse di non aver pensato a Sam più di qualche volta nel corso degli anni. Soprattutto sotto la doccia. Vederlo di nuovo, guardarlo arrabattarsi nella vita di tutti giorni come tutore di un’adolescente incazzata e combinaguai e di un bambino che è proprio come Sam, ridà nuova vita alla sua piccola cotta, facendogli fare tutto ciò che sa di non dover fare. Incluso iniziare una relazione con un uomo che non ha nessuna intenzione di rivelare la propria omosessualità.

Basteranno un po’ di tempo, un po’ di pazienza e un po’ di calore del Texas a unirli, o servirà più di quanto ciascuno dei due sia disposto a dare? 

 

I country romance racchiudono lo struggimento dei tramonti infuocati, la fatica del duro lavoro, la semplicità dei rapporti fra la gente: sono dei libri rassicuranti, comfort books.
Questo di cui vi parlerò è un country romance m/m e, perdonate il doppio senso, con tutti gli attributi al posto giusto.
Sam manda avanti il ranch che è stato della sua famiglia, i genitori non ci sono più e la sorella è fuggita da casa quando era poco più che una bambina.
Le sue giornate sono scandite dalle incombenze lavorative, la sua compagnia sono i suoi aiutanti e gli animali.
Un giorno il destino decide di stravolgere la sua vita: scoprirà dai servizi sociali di avere dei nipoti (Bree, un’adolescente indisponente, e Winston, un bambino tenero ed esuberante) e che gli verranno affidati a breve poiché la sorella è finita dietro le sbarre.
Lo stesso giorno in cui va a prendere i ragazzi in aeroporto, conosce il nipote di Loraine, sua amica/fioraia di fiducia. Billy è un giovane dai capelli rossi e la passione per i cowboy e, dallo scambio di sguardi, sappiamo già che scatterà la scintilla.
In un ambiente ad alto tasso di testosterone è meglio non sbandierare troppo le proprie tendenze omosessuali, ma il gay radar di entrambi funzionerà in modo immediato!
Un romanzo rassicurante come un vasetto di Nutella, il plot potrebbe apparire quasi scontato, ma c’è bisogno anche di questo genere al quale attingere quando abbiamo bisogno della nostra copertina di Linus. Scritto bene, dialoghi fluidi, personaggi piacevoli, doppio pov, un’ambientazione stimolante, un amore difficile e un cambio di vita che da incerto diventa la cosa più bella che potesse capitare.

 

“Non so come sia possibile essere tanto frustrato, triste e felice allo stesso tempo, ma è così che mi sento”

 

Ragazzi che scoprono un ambiente sano dove crescere ed imparare che bisogna faticare per guadagnarsi le cose, cose che mai avrebbero potuto immaginare di desiderare.
Personaggi minori che rendono brillante la trama: rideremo, sbufferemo e ci commuoveremo con loro.
Un amore che sboccia ma che non può essere vissuto sotto la luce del sole, per la paura di perdere tutto a causa dell’omofobia. Billy è come uno dei fiori che tanto ama: colorato, brioso e portatore di felicità; riuscirà a sopravvivere nell’ombra?

Immergiamoci nelle calde atmosfere texane, fra ranch, cavalli e vita all’aria aperta con questo romanzo dolce, carino e, ovviamente, spicy.

 

 

Anna Giovanni

Loading

La nostra votazione
Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *