Recensione “Le mele e il miele” di Silvia Iside

A Cristina piacevano le mele e il miele, questo il significato del titolo che, con una sfumatura di fiabesca poesia, ci porta dritto al cuore della vicenda: un amore tutto al femminile del passato che riprende forma in un presente dai contorni sfumati come un acquerello. Nessuna fiaba per Sally, la pragmatica protagonista che incontra (per caso?) la sua vecchia fiamma, forse l’unica che l’abbia fatta sentire viva. Gli anni sono trascorsi eppure la bellezza non è sfiorita, o forse c’è bellezza anche nella sconfitta e nella solitudine che porterà le due donne a riallacciare la loro difficile relazione. Qualcosa però resta nell’ombra, o qualcuno: un pericolo incombe, una presenza dolce si nasconde, parole non dette e passi pesanti risuonano dietro gli angoli della sera estiva. La storia di Sally e Cristina trova la forza nel suo essere silenziosa, provinciale, triste e languida, ma contiene un grido di speranza che ci esorta a non smettere mai di combattere.

Cristina e Sally, due donne così diverse, eppure così vulnerabilmente simili.

Un amore che ci viene descritto e raccontato partendo dal rapporto delle ragazze con le loro famiglie, tra debolezze, segreti, conflitti emotivi, di quelli che si ritrovano in ogni famiglia e segnano il percorso emotivo della nostra vita, spesso quasi senza alcuna pietà.

Le mele e il miele è poesia dal titolo fino all’ultimo paragrafo di questa storia, scritta con un linguaggio adulto e di grande potenza emozionale.

Dialoghi così realistici e coinvolgenti che ci rendono spettatori di qualcosa così intimo e privato che si ha paura perfino di respirare, sfogliando le pagine. Come se il lettore percepisse il timore di essere in un luogo non concesso.

Un amore che quando finì, aveva già segnato il percorso di un destino che si sarebbe incrociato di nuovo.

La vita è come un treno ad alta velocità, a volte salta qualche fermata, a volte rallenta, altre si ferma e ritarda, altre volte sbaglia binario e deraglia.

In ogni modo, il percorso di quel treno influenzerà il corso della vita dei suoi passeggeri, di chi sta aspettando che quel treno passi o che si fermi, e a chi spera che quel treno non arrivi mai a destinazione.

Così è la vita di queste due ragazze, ormai diventate donne, raccontate in forma così poetica e dal linguaggio ricercato e ben curato, ma altresì diretto e comprensibile al lettore.

Una storia non solo d’amore ma un giallo improvviso che sorprende e accattiva il lettore tra pagine di amore, di verità nascoste, di colpevoli, di vittime e di carnefici; perché l’amore tanto da’ ma tanto toglie e si resta sempre con quel sapore agro come le mele e quel pizzico di dolcezza come il miele.

Un romanzo che merita di essere letto e apprezzato, scritto da un’autrice di esordente talento ma già così incisivamente e letteralmente maturo.

firma Claudia

Loading

La nostra votazione

Pubblicato

in

da

Tag:

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *