Recensione “L’avvocato della mafia” di JD Hurt

 

 

 

 

Quando la famiglia ti tradisce, gli unici di cui ti puoi fidare sono gli amici. Loro sono ciò che resta nella solitudine del cuore.

L’ho imparato a quattordici anni. All’epoca ero un adolescente che si dava via per sopravvivere. Sarei appassito se un altro ragazzo non mi avesse impedito di perdermi. È stato allora che ho giurato a me stesso: “lo proteggerai per sempre. Costi quello che costi, se lui avrà bisogno tu ci sarai”.

Così è stato. Ho speso ogni grammo di energia per aiutarlo e messo il mio lavoro a sua completa disposizione.

Io sono Cesare Natale, l’avvocato della mafia, un pescecane che sguazza nel fango. Il migliore amico di Claudio La Barbera.

E adesso voglio salvarlo ancora. Il punto è che, per farlo, devo distruggere lei: June Sutton. La ragazzina che può mandarlo in galera per sempre.

Non posso farlo.

Non chiedetemi perché. So solo che, quando ce l’ho fra le mani, smetto di essere un amico e divento semplicemente un uomo.

Doveva essere un viaggio per festeggiare il diploma, un modo per ritrovarmi con mia madre. Invece mi sono ritrovata nel cuore dell’orrore. Ho visto il re di Roma uccidere un ragazzo.

Dovevo testimoniare contro di lui. Permettere alla polizia di punirlo per sempre.

Ma un uomo mi ha rapito. E tutto si è rovesciato: le verità sono diventate bugie, il male si è confuso col bene.

Adesso, quando sono fra le mani di quell’uomo, smetto di essere una ragazza per bene. Divento semplicemente una donna.

Non giudicatemi.

Il mio rapitore si chiama Cesare Natale. È il diavolo.

Un avvocato.

Il maledetto angelo che mi tiene sospesa fra inferno e paradiso.

Ma sceglierò sempre il Purgatorio. Preferisco non sentire niente che perdermi con lui.

Quando la trama si infittisce.

Il dietro le quinte dell’avvocato più crudele della mafia.

Vedremo il carnefice sotto altri occhi, e ci innamoreremo anche dei suoi sbagli.

Questa serie è adrenalina pura, il caos che regna sovrano all’inizio, ma l’autrice è così abile che alla fine ti rendi conto che tutti i tasselli sono stati messi al posto giusto e i conti tornano.

L’integerrimo avvocato Cesare Natale, la faccia elegante della luna nera, capelli dorati e occhi di un azzurro cielo, la sua ossessione per il re di Roma, e la piccola June che lo salverà da quell’oscurità.

Figlio di Carmine, il suo destino è stato scritto prima ancora di nascere, “sarai il principe del foro newyorkese; poi diventerai senatore. Quindi finirai nello studio ovale e farai gli interessi della famiglia alla Casa Bianca.”

E’ un mafia-romance, bello tosto, non verranno risparmiati i dettagli, le violenze, omicidi e passione.

Passiona a volte insana, a discapito della razionalità, eppure riesce a catturare l’attenzione del lettore.

Quando il mondo metal si unisce a quello mafioso, legge e basso, June e Cesare.

“Io non voglio amare qualcuno che mi fa sposare un altro per salvare l’uomo con cui vai a letto. Merito di più. Non voglio una stella cadente. Il mio ragazzo deve darmi tutto il fottuto firmamento.”

Ho ancora il cuore in fibrillazione, la ragione che è in caos.

“Se cadrai, cadrò con te. – No piccola estate. Non cadremo, perchè io ti terrò in piedi a qualunque costo.”

ELEONORA

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