Recensione “L’altra me” di Anna Esse

 

 

 

New York. La Grande Mela.

Melanie e Kimberly sono due gemelle identiche nell’aspetto ma con caratteri completamente opposti. Dopo aver visto entrambe le loro relazioni naufragare, decidono di convivere in un appartamento a Tribeca dove ritrovano la loro serena quotidianità, fatta di amici, lavoro e sogni nel cassetto finché un incontro inaspettato scuote le loro vite: vecchi ricordi che riemergono… e nulla sarà come prima.

Un romanzo interessante che viaggia su binari diversi. Non è un romance classico, poichè è arricchito di note dal taglio suspence.

Due gemelle vivono a New York e condividono lo stesso appartamento dopo che le storie d’amore di entrambe sono naufragate. Sono identiche nell’aspetto ma non nel carattere, come è giusto che sia.

Melanie è più dolce e genuina, si fida sempre del prossimo e a volte riceve delle fregature; è solare e innamorata delle cose semplici, pure e ha una predilezione per un attore che va oltre la passione di una fan.

Kimberly invece è una guerriera, forte e disincantata che prende quello che viene senza mai farsi troppe illusioni.

Il rapporto fra le due è fin dall’inizio molto particolare: si amano, bisticciano e fanno pace, si dicono tutto, ma non sempre, e quando accade il dramma le sfiora ogni volta. Forse non tutto è limpido come appare ma bisogna addentrarsi nella lettura per capire meglio le dinamiche. Ma soprattutto si deve attendere che nella vita di Mel arrivi proprio lui, il bel protagonista della sua serie TV preferita, quel Michael che le fa tanto battere il cuore e che nella vita reale la travolgerà finendo per far incrinare il precario equilibrio con la gemella.

Una bella storia d’amore mescolata con un thriller psicologico molto ben orchestrato dove i 3 protagonisti, insieme ai personaggi di contorno, sono ben delineati e hanno tutti uno spessore umano e psicologico; la scrittura fluida e scorrevole lega il tutto rendendolo accattivante.

Un buon lavoro che consiglio!

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