Recensione “La stanza segreta di Auschwitz” di Steve Matthews

 

 

 

 

La guerra infuria in tutta Europa quando Ania e Danuta, due sorelle, vengono tragicamente separate.

Ania è imprigionata e condotta in un campo di concentramento nazista, dove la attendono atrocità oltre ogni immaginazione. I soldati rapiscono le ragazze polacche più belle della zona per destinarle al bordello annesso al campo di lavoro di Wysznica. Ania viene rinchiusa in una stanza lussuosa e a farle visita sono il comandante del campo, Fischer, e il suo secondo, Schole… Danuta si rifugia nei meandri delle città polacche, dove si nasconde un barlume di resistenza all’occupazione, e inizia una ricerca infaticabile per ritrovare Ania. Le due sorelle sono determinate a resistere e sopravvivere, nella speranza di incontrarsi ancora. Ma anche la volontà più ferrea, durante la guerra, può essere messa a dura prova. Decenni dopo, a chilometri di distanza, la storia di Ania e Danuta tornerà alla luce, insieme a segreti rimasti sepolti a lungo e capaci di esplodere e distruggere ancora vite umane.

Interamente ispirato a una storia vera, Ania e la sorella Danuta ci porteranno a fare un viaggio nelle atrocità della guerra, la prima imprigionata in un campo di concentramento e costretta al bordello annesso al campo di lavoro, Danuta sulle fila della resistenza.

Le cruenti attenzioni subite da Ania saranno fini a se stesse? O riuscirà nel suo intento?

Una storia commovente, due sorelle separate al momento della cattura, una sopravvive per l’altra a discapito della stessa vita.

Ania non ha alcun potere se non quello di addolcire il generale e farsi dare qualche informazione in più, Danuta sempre più scoraggiata e senza la famiglia su cui appoggiarsi, vagherà nel vuoto e nel silenzio totale.

Riusciranno a ritrovarsi almeno per l’ultima volta?

A distanza di anni la storia delle due sorelle viene portata alla luce tra segreti e torture subite, tornerà a destabilizzare quell’equilibrio precario raggiunto a stento dopo la guerra.

Un libro commovente, cruento e senza mezzi termini, la crudele realtà viene descritta in modo esplicito e seppur con passaggi forti da digerire, la lettura scorre e la curiosità del lettore spinge fino alla fine per scoprire cosa è successo.

ELEONORA

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