Recensione “La spiaggia segreta” di Karen Swan

 

 

 

Bell ha alle spalle un passato doloroso, ma sembra aver ritrovato la serenità lavorando come tata per una famiglia benestante di Stoccolma. Hanna e Max Mogert sono i genitori di Linus, nove anni, e di due adorabili gemelline, Elise e Tilde. Bell è con la famiglia da tre anni e ha imparato ad amare la sua nuova vita nello storico quartiere della città svedese. Una mattina, mentre sta preparando i bambini per portarli a scuola, risponde al telefono. All’altro capo c’è una donna che chiama da una clinica di cui Bell non ha mai sentito parlare e le chiede di riferire a Hanna un messaggio molto particolare: il marito della signora si è svegliato. Bell è confusa. Ha visto con i suoi occhi Max uscire di casa qualche minuto prima, ma la donna ha chiesto espressamente di Hanna… Quando Bell comunica il messaggio ai suoi datori di lavoro, la verità viene rivelata: il primo marito di Hanna, a seguito di un incidente, è rimasto in coma per sette lunghi anni. Ma ora è sveglio. E la vita di tutti loro sta per cambiare.

Da una semplice chiamata anche il mondo della tata verrà sconvolto.

“Tuo marito si è svegliato!” cosa si potrà mai nascondere in una frase del genere e come è mai possibile se la famiglia è già al completo.

Ogni uscita della Swan è un gran rompicapo, la narrativa rosa si colora di tante altre sfumature e leggere le sue storie è una corsa contro il tempo, tra mille personaggi e storie che hanno dell’incredibile.

Tutti i punti andranno a congiungersi e da una notte vissuta in totale follia, un risveglio inaspettato, una vendetta orchestrata in parecchi mesi, il cuore metterà lo zampino.

Può l’amore semplice e genuino di Bell confrontarsi e vincere contro l’amore viscerale e duraturo di una coppia che ha superato pure la morte?

La ricerca di una spiaggia segreta, il luogo di pace e serenità, tanti ricordi che affiorano su quelle dune e tante altre vicende vedranno la luce.

Non si può vivere solo di ricordi, di quelle emozioni ormai sepolte e superate. Il suono altisonante di quelle risate e di quei ricordi che stordiscono e faranno perdere la cognizione della realtà.

“Lei è solo la tata!” la frase che si ripeterà incessantemente per porre i limiti e i confini in quella relazione, che per certi versi risulterà sbagliata e fuori posto.

Molti temi verranno affrontati in questo libro dove non si nasconde solo la spiaggia, ma avremo la famiglia, il coma, la depressione, il trauma, la ripresa, l’adozione, la condivisione dei figli. Concetti e temi che sono descritti magistralmente dall’autrice.

ELEONORA

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