Recensione “La scala evanescente. Truly devious vol 2” di Maureen Johnson

 

NIENTE RIMANE NASCOSTO PER SEMPRE.

 

Il caso “Cordialmente Perfido” – un triplice omicidio mai risolto che nel 1936 ha sconvolto la Ellingham Academy – ha tormentato Stevie Bell per anni. Ed è l’unico motivo per cui si è iscritta a quella famosa accademia per studenti particolarmente dotati. Ma poi Hayes, uno dei suoi compagni di classe, è stato ucciso, e anche se lei ha smascherato l’assassino i suoi genitori l’hanno ritirata da scuola. Per la sua sicurezza, sostengono.

 

Stevie però è decisa a rientrare alla Ellingham, per stare con i suoi amici e risolvere il caso. Anche se questo significa stringere un patto con l’odioso senatore King. Ma tornare significa anche tornare da David, il ragazzo che ha baciato, quello con cui è in eterno conflitto, lo stesso che ha mentito sulla propria identità… il figlio del senatore.

 

E ci sono in gioco anche altre questioni ben più spinose: l’omicidio di Hayes è davvero risolto? Dove si è nascosto l’assassino? Qual è il senso dell’indovinello lasciato da Albert Ellingham? E soprattutto, qual è la posta in gioco nel caso “Cordialmente Perfido?”

 

Cosa si trova su una scala, ma mai su un gradino? Sì, lo so che ci state pensando anche voi, ma non ci arriverete, ed è questo il bello! L’indovinello di Albert Ellingham è qualcosa di geniale, proprio come lui e come l’autrice che ha inventato una storia talmente intrecciata e avvincente da non potersela lasciar sfuggire! E poi è già tutta disponibile, non potete proprio, su!

 

Una delle parecchie cose che ho apprezzato di questa serie è che ogni personaggio è importante e che l’autrice nasconde tanti sassolini in giro per le pagine e starà a noi seguire la sua scia. Sarà facile? Assolutamente no. Capiremo quando avremo spiattellata la verità che prima di quel momento ci sono stati lasciati diversi indizi.

La scrittura dell’autrice mi piace molto: nonostante sia un giallo, il tono è sempre scherzoso, leggero. Non si entra mai nella sezione paura, anche se di suspence ce n’è parecchia. Ogni cosa ci viene accompagnata come se la storia fosse una curatissima e pienissima tavola imbandita e noi gli ospiti, e ogni indizio una portata. Arriviamo alla fine sazi e soddisfatti, ma abbiamo fatto tanti piccoli assaggi.

A volte sembra che non si parli di nulla, quando in realtà si dice molto di più.

Che io adori Stevie è un dato di fatto. Questa adolescente è lasciata da sola a dover imparare a gestire la vita e i rapporti con gli altri. Non sa fare, all’inizio, ma avrà tempo per imparare. I suoi miti sono Sherlock Holmes e Hercules Poirot, due degli investigatori più arguti a cui poter aspirare se si vuole diventare detective. E, come loro, anche Stevie sa vedere, anche se con i suoi tempi. È come se il suo cervello raggruppasse tutte le informazioni ma non gliele facesse poi vedere in ordine quando ne ha bisogno. È intelligente ma non onnipotente. È umana. È reale.

 

Vorrei fare una menzione speciale per Nate: questo ragazzo è speciale. Lo adoro!

David, invece, secondo me nasconde molto agli occhi di un osservatore qualunque che non lo conosce ancora davvero.

Scritto benissimo: ironico, a tratti irriverente, altre volte sconcertante!

Piccolo spoiler: manca ancora un libro per scoprire un assassino, se è solo uno, ma una delle tante verrà a galla alla fine! Ho adorato tutto!

 

 

 

samanta

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