Recensione “La ragazza segreta” di Pam Jenoff

 

 

 

Hannah Martel, una giovane ebrea, è sfuggita per miracolo alle persecuzioni dei nazisti in Germania, che non hanno risparmiato il suo fidanzato, assassinato in un pogrom. Ha cercato la salvezza imbarcandosi per l’America, ma la nave è stata respinta e Hannah si è rifugiata presso la famiglia di sua cugina Lily, a Bruxelles.

L’Europa ormai non è più un posto sicuro, e così, decisa a opporsi come può agli orrori che il nazismo sta diffondendo in tutto il Continente, Hannah si unisce alla Linea Zaffiro, un’organizzazione segreta che lotta per la Resistenza, guidata da una donna misteriosa di nome Micheline e dal suo enigmatico fratello Matteo.

Quando la famiglia di Lily verrà arrestata e fatta salire su un treno diretto ad Auschwitz, Hannah si troverà di fronte a una scelta impossibile: è disposta a mettere a rischio la vita dei suoi compagni per salvare coloro che ama?

Pam ha il dono della scrittura, ogni sua storia è così intrisa di emozioni che quando chiudi il libro ti serve qualche attimo per riprenderti da quel vortice che ti ha scatenato dentro.

Adoro ogni sua storia e devo ammettere che aspetto con ansia ogni sua uscita, pur trattando temi non originali e quasi sempre legati alla seconda guerra mondiale, riesce a raccontare storie nuove e a donare emozioni, forti emozioni.

Hannah e Lily sono le protagoniste di questa storia.

Un inno alla libertà, alla forza di vivere, alla voglia di farcela, soli contro tutti, contro quel regime nazista che le vuole solo protagonisti della soluzione estrema, finale.

Hannah si rifugia a Bruxelles presso al cugina e si unisce alla Resistenza per puro caso.

Lily viene arrestata insieme alla famiglia, marito e figlio, e la forza di quell’amore li terrà in vita fino a quando l’ultimo convoglio di Auschwitz li vedrà scelti per la selezione.

Da qui Hannah e il suo intrepido coraggio, aiutata da Matteo deciderà di liberare i prigionieri direttamente dal treno diretto ad Auschwitz.

Un’impresa assurda? Contro i pareri di tutti e armati di pochi rudimentali strumenti, il piano deve essere messo in atto.

Leggeremo di questa liberazione, dei preparativi sia da parte dei sabotatori sia dalla persone destinate alla liberazione, soffriremo con loro, presenzieremo a delle esecuzioni, non mancheranno lacrime, sofferenze e dolori.

Assisteremo a momenti raccapriccianti della detenzione nei campi di concentramento, agli stenti per la fame e per il freddo, alla capacità di volare attraverso quel filo spinato, al voler sperare in un futuro migliore.

Sono libri come questi che tutti dovremmo leggere, storie che ci fanno capire che la guerra è una circostanza assurda che porta alla rovina l’intera umanità.

Invece le guerre continuano e purtroppo stanno diventando una perversa normalità, togliendoci anche l’ultimo briciolo di umanità.

Anna

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