Recensione “La ragazza della montagna” di Veronica del Vecchio

 

1942, Val di Sur. Tra i boschi sterminati ai piedi del monte Spino si nasconde una compagnia circense. Sono uomini e donne legati dalla paura: neppure gli abitanti del paese vicino devono sapere che sono lì, se scoperti rischierebbero l’arresto. E così, quando le urla di una ragazza sconosciuta che scende precipitosamente dalla montagna diventano impossibili da ignorare, il gruppo si ritrova davanti a un bivio: accoglierla e mettere a rischio la sicurezza di tutti o abbandonarla al suo destino? Vince la linea dell’accoglienza, ma dopo il suo arrivo le cose non saranno più le stesse: tra litigi, vecchie ferite e nuovi legami, col trascorrere del tempo la tensione si fa sempre più alta. Il prosieguo della guerra mette a dura prova tutti e quando un manipolo di soldati tedeschi scoprirà il loro nascondiglio, evitare una scelta drammatica non sarà più possibile. Un romanzo ispirato a vicende reali accadute durante la Seconda Guerra Mondiale tra le valli bresciane, dove la pace non sembrava potesse più tornare.

 

La pace delle valli bresciane interrotta dall’arrivo della seconda guerra mondiale.

I fatti narrati sono frutto dell’immaginazione dell’autrice, ma ispirati e tratti da eventi realmente accaduti tra il 1942 e il 1945.

Lina, Francois, Anna, Pietro, Giosuè, Sandro, Aldo, Juan, Tonino, Dorothea, Boris, sono alcuni dei protagonisti di questa storia, che inizia in un circo e continua con una guerra.

Un esordio letterario con il botto quello di Veronica, ambientazione originale, storia nella trama, sentimentalismo non scontato, protagonisti ben definiti: è stato per me uno di quei libri dove lasci l’anima, la riprendi martoriata e la riponi in queste pagine indimenticabili.

Una scrittura ben cadenzata, armoniosa, protagonisti eterei, una ricerca minuziosa delle parole e uno studio approndito di luoghi e del tempo.

Il libro scorre in due narrazioni parallele che si ricongiungono nel finale, la storia incalza e scorre attraverso i nostri occhi inesorabilmente.

 

firma Claudia

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