Recensione “La mia anima da custodire” di Carmen Weiz

L’emozione più intima che due persone possono condividere non è né l’amore né il desiderio, bensì il dolore.

 

Si dice che nulla possa guarire i tormenti del passato meglio del tempo… 

 

Louise Blumen ha una vita perfetta: un padre che la ama, degli amici che le vogliono bene, il lavoro che ha sempre desiderato fare e a cui si dedica con passione e, soprattutto, ha un ragazzo che la stima e la rispetta.

 

Quello che Louise non sa, però, è che sta per incontrare qualcuno che ha fatto parte del suo passato. La persona che, dopo una scommessa fatta in una notte d’inverno, ha sconvolto completamente la sua vita.

È accaduto tanti anni fa… ma, oggi, Aiden porterà a galla i ricordi del ragazzo abbandonato a se stesso. Il ragazzo che conobbe un giorno… il suo primo grande amore.

 

Quando le strade di questi due ormai sconosciuti si intersecheranno nuovamente, il loro incontro casuale metterà in moto una serie di eventi che trascendono un decennio, mettendo in discussione i meccanismi del destino. 



Carmen Weiz torna in libreria con una nuova serie, la “Swiss Angels” e la inaugura raccontandoci una struggente storia d’amore. Due ragazzi a cui il destino ha fatto perdere le traccia per poi farli incontrare nuovamente.

Un romanzo contemporaneo ricco di emozioni, che ci ricorda che l’amore, a volte, viene forgiato dalle crisi che minacciano di mandare i nostri cuori in frantumi.

 

Quale strada sceglierà Louise per il suo futuro? Una vita accanto all’uomo dei suoi sogni o un viaggio nel passato che aprirà un’altra volta le porte a un amore mai completamente dimenticato?

Tutto quello che sa è che qualsiasi direzione sceglierà di intraprendere, nulla sarà come prima…

 

Perché non sappiamo mai cosa può accadere quando si viene travolti e sommersi da questo sentimento struggente e indomabile chiamato amore.

 

 

Hi readers Sale e Pepe,
Oggi parliamo di “La mia anima da custodire” di Carmen Weiz.

Prima di tutto vorrei dirvi che questo è un romance contemporaneo young adult, pieno di emozioni e inteso.
I due protagonisti, Luise e Aiden, sono due ragazzi giovanissimi, che vivono la scoperta e poi la riscoperta dell’amore e tutti i tormenti nel mezzo.

È diviso in due parti che si intersecano grazie a flashback e ricordi, una parte si concentra sul racconto passo dopo passo della nascita, prima della loro strana amicizia, e poi dell’amore tra questi due ragazzi che provengono da due classi sociali opposte.
Infatti, Luise viene da una famiglia benestante, abita in una villa e, pur avendo una madre anaffettiva che le porta qualche problema, ha tutto quello che desidera.
Aiden invece è un senzatetto, proviene da una storia e da una comunità molto particolare che lo ha reso maturo e incredibilmente forte per la sua età.
Il loro incontro è davvero voluto dal caso, ma li cambia entrambi per sempre.

“«Te ne parlo per esperienza personale. Per il momento non sono nessuno e ovunque vada la gente mi guarda come se non appartenessi a quel posto..» «Ti senti solo…» aggiunsi dolcemente. Lo sentii trattenere il respiro e quando finalmente lo liberò, mi fissò e concluse per me : «Senza amore…» «Intrappolato…» sussurrai. Ci guardammo per un tempo lunghissimo. Non credevo che qualcuno mi avrebbe mai capito come era successo in quell’istante con Aiden. Mi comprese completamente e, allo stesso tempo io colsi i suoi pensieri più profondi. Sentii come se la mia anima fosse nuda, esposta, eppure finalmente liberata nella sua completezza.”

Così come lo farà il loro secondo incontro nel presente, che viene descritto nell’altra parte del libro, quest’ultimo sarà un evento inaspettato che scuoterà la vita che si erano creati.

Proprio perché viene raccontato tutto il loro percorso, la prima metà del libro è abbastanza lenta, anche se non noiosa.
Però, se posso essere sincera, l’ho trovato altalenante per quanto riguarda l’intensità.
Mi spiego meglio: ci sono momenti e scene davvero molto intensi, che mi hanno catturata e lasciata col fiato sospeso, altri passaggi invece li ho trovati troppo lunghi e descrittivi, o ricchi di pensieri ossessivi, in particolare quelli di Louise, che, per me, piuttosto che dare ulteriore pathos, abbassavano un po’ il ritmo e mi facevano perdere interesse.

Non posso però dire di non essere stata catturata dalla dolcezza di Aiden e dal suo dolore, così come non potevo non comprendere i dubbi, le incertezze e le paure provate sia dalla Louise adolescente che da quella adulta.

In questa storia c’è però molto di più di semplici tormentati amori giovanili, ed è proprio per questo che le pagine, seppur non poche, mi hanno catturata e spinta a continuare.

 

La scrittura della Weiz è semplice e particolare allo stesso tempo, ricca, forse, come dicevo, anche troppo in alcuni momenti, ma per me sempre fluida.
Si legge, con ritmo variabile, ma senza nessuna interruzione e la storia ti trascina all’interno delle vite di Louise e Aiden, senza lasciarti andare.

Lettura consigliata se cercate uno young adult romance meno “leggero” dei soliti.

Tivvy

 

Giovanni

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Commenti

2 risposte a “Recensione “La mia anima da custodire” di Carmen Weiz”

  1. Avatar Carmen Lentini

    Grazie mille Tivy per questa bella recensione. È sempre un piacere collaborare con il vostro blog. ❤️

    1. Avatar Claudia
      Claudia

      Grazie a te!

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