Recensione “La memoria dei morti” di Angela Marsons

Incatenati a un termosifone di un appartamento fatiscente, al quinto piano di Chaucer House, ci sono due adolescenti. Lui è morto, lei invece è ancora viva. Per la detective Kim Stone, la scena è sconvolgente: ogni dettaglio sembra rievocare quanto è successo a lei e a suo fratello in quello stesso palazzo trent’anni prima. Quando i cadaveri di una coppia di mezza età vengono scoperti all’interno di una macchina bruciata – proprio come era successo a Erica e Keith, l’unica vera famiglia che Kim abbia mai avuto – la detective non ha più dubbi: qualcuno sta mettendo in scena i peggiori traumi della sua vita, e l’obiettivo non può che essere quello di farle quanto più male possibile. Affiancata dalla profiler Alison Lowe, incaricata di valutare il suo stato psicologico, Kim si immerge in un’indagine che mai come in questo caso la riguarda in prima persona. Perché stavolta la vera preda sembra essere proprio lei… Se i sospetti della detective Stone dovessero rivelarsi fondati, ad attenderla potrebbe esserci il più spietato serial killer che abbia mai incontrato.

 

Interessante e avvincente, “La memoria dei morti” è il primo libro che leggo di questa autrice, che ho sempre adocchiato, ma mai letto, chissà perché?

In questo decimo capitolo della serie che vede Kim Stone come protagonista, troviamo qualcuno che sta cercando di terrorizzarla ricreando i traumi che ha subìto la protagonista, durante la sua difficile crescita, uccidendo persone innocenti.

Scritto bene, scorrevole, non tiene troppo sulle spine ma ci ammorba – termine non usato in maniera dispregiativa, ma utile a capire la sensazione – con le varie morti, in attesa dell’atto finale, momento in cui ci troviamo tutti, noi e i personaggi, in stallo.

Riuscirà l’ispettore a trovare e a sopravvivere a chi l’ha perseguitata e odiata così intensamente? Qual è il vero motivo dietro a tutto questo? Come si comporterà la sua squadra?

Mi sono molto piaciuti i vari personaggi e il fatto che la Marsons ha deciso di farci conoscere anche i loro POV. Ho apprezzato anche le interazioni tra di loro e gli sviluppi delle relazioni interpersonali.

 

Peccato essermi persa i precedenti, ma faccio sempre in tempo a recuperarli.

 

firma Claudia

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