Recensione “La corona di ossa” di Jennifer L. Armentrout

“Lui era stato tante cose per me. L’estraneo con cui avevo scambiato il mio primo bacio. La guardia che

aveva giurato di sacrificare la propria vita per salvare la mia. L’amico che aveva osato guardare al di là del

velo della Vergine per vedere chi io fossi veramente, e anziché chiudermi in una gabbia dorata mi aveva

offerto una spada perché mi potessi proteggere.

La leggenda ammantata di tenebra e incubi che aveva complottato per tradirmi.

L’uomo che aveva messo a nudo la propria anima e aperto il suo cuore di fronte a me, e a me sola.

Il mio compagno. Il mio consorte. Il mio tutto.”

 

È STATA…

 

VITTIMA E SOPRAVVISSUTA

Poppy non avrebbe mai immaginato di innamorarsi del principe Casteel, e men che meno di essere ricambiata con lo stesso trasporto. L’unica cosa che desidera è godersi quella felicità inaspettata, ma il dovere li chiama: devono trovare i rispettivi fratelli prima che sia troppo tardi, e tutto lascia pensare che sarà una missione pericolosa, con conseguenze inimmaginabili.

 

NEMICA E GUERRIERA

Poppy non desiderava altro che tornare padrona della propria vita. Di certo non aspirava a controllare quella degli altri, eppure ora deve scegliere se rinunciare al suo diritto di nascita o appropriarsi della corona di ossa dorate e diventare la Regina di Carne e Fuoco. Ma quando vengono alla luce gli oscuri peccati e i sanguinosi segreti del regno, una potenza a lungo dimenticata riemerge, più minacciosa che mai, ed è disposta a tutto per impedire che Poppy porti quella corona.

 

AMANTE E ANIMA GEMELLA

Il pericolo più grande per Atlantia, però, si annida a occidente: la Regina di Sangue e Cenere trama da secoli per realizzare i suoi progetti, e per impedirlo Cas e Poppy dovranno addentrarsi nelle Terre degli dei e risvegliarne il re. Dovranno affrontare segreti terribili, tradimenti devastanti e nemici determinati a distruggere tutto ciò per cui loro hanno lottato, ma soprattutto dovranno decidere fino a che punto sono disposti a spingersi per il loro popolo… e l’uno per l’altra.

 

E ADESSO DIVENTERÀ REGINA…

 

 

 

Terzo libro di una lunga saga, che è in grado di farsi attendere come se avessimo bisogno di acqua in un deserto senza oasi.

La maestria della Armentrout non penso potrà mai essere messa in discussione: la sua capacità di creare mondi fantastici (in tutti i sensi), personaggi forti e veritieri, storie che catturano l’anima e il cuore del lettore…

Ne “La corona di ossa” iniziamo col botto, esattamente da dove eravamo rimasti.

 

Conosciamo molto meglio la protagonista, esattamente insieme a lei. Poppy è un personaggio forte, seppur spesso insicura, che si dimostra essere all’altezza delle aspettative. È decisa a riprendersi la libertà, dopo essere stata prigioniera per tutta la vita. Ma dovrà guardare dentro se stessa per tirare fuori quello che non ha mai potuto riconoscere di avere. È un turbinio di emozioni e voglia di indipendenza, e scoprirà che la scelta e la conseguente accettazione del proprio destino, sarà la miglior libertà possibile. Durante tutto il libro si chiede chi sia lei veramente, da dove vengano le sue capacità e le ci vorrà molto per capirlo e, soprattutto, per accettarlo.

Chi, invece, la accetta in tutto e per tutto è Casteel. Un atlantiano innamoratissimo e disposto davvero a tutto per salvarle la vita e proteggerla da ogni cosa. Ho amato il modo in cui lui ci sia sempre per lei, in cui la faccia essere se stessa, pur lasciandole uno spazio che una persona tanto protettiva fa fatica a dare.

Il rapporto tra i due protagonisti è in crescita continua e aiuta entrambi a conoscersi e lasciarsi andare. È un rapporto di fiducia e considerazione dell’altro. Ognuno dei due è disposto a smuovere mare e monti per l’altro, tanto che a volte sembra anche troppo. Ma la loro relazione è la rappresentazione del “tanto/troppo” che comprende anche tanto, tantissimo sesso in ogni tempo e luogo – eh, sì, per me è davvero troppo, eccessivo. Non dico di toglierle tutte, ma avremmo potuto leggere forse quasi un centinaio di pagine in meno, calandone alcune?

E Keiran… voglio un libro sono su di lui. Io lo adoro! Divertente, ironico, forte, protettivo, fedele, un amico vero e sincero. Il suo rapporto con entrambi mi ha ingrandito il cuore: è uno di quei personaggi che vorresti avere accanto anche nella vita di tutti i giorni.

 

La storia è infinita! Ne accadono tantissime e posso dire: per fortuna che ogni tanto il libro si fa più lento, con descrizioni e quanto altro, sennò ci sarebbe girata la testa! Sì, è vero, il libro è lunghissimo, ci avviciniamo alle 770 pagine, era impossibile non accadesse niente… ma così tanti avvenimenti non me li aspettavo. Se da una parte le lungaggini e le molte sessioni di sesso sarebbero potute venir meno, dall’altra abbiamo tutta una serie di colpi di scena che ci tengono incollati alle pagine e non ci permettono di lasciare il libro sul tavolo, per riprenderlo in un secondo momento.

 

È un bellissimo terzo romanzo che ci lascia con un cliffhanger da paura! E che fai? Non attendi con la solita ansia il quarto? Ovvio!

 

firma Claudia

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