Recensione “La caduta del regno” di A. Zavarelli

 

 

Ero una tata che aveva bisogno di un lavoro. Era l’oscurità personificata.
Avevo ben poco che potevo definire mio. Era ricco, potente e pericoloso.
Il compito era semplice, e lo era anche il mio obiettivo.
Prenditi cura di suo figlio. Tieni la testa bassa. Quando meno se lo aspetta, distruggilo.
Avrebbe dovuto essere facile. E ho pensato che lo sarebbe stato fino a quando non ho guardato nei suoi occhi azzurri.
Baciare il nemico è una cattiva idea, ma lo è anche innamorarsi di lui. Non sa che le fondamenta fatiscenti della mia vita sono costruite su bugie. Quando scoprirà la verità, saprò se è brutale come credo.
Sono venuta qui per rubargli la vita.
Non avevo messo in conto che lui mi rubasse il cuore.

 

 

Hi readers Sale e Pepe, 

In questa recensione parlerò di un libro fuori “dal mio genere”, perché avevo voglia di tornare a una storia etero, ma volevo comunque qualcosa di particolare, ed ecco che arriva la richiesta per leggere “La caduta del regno”, mi è sembrato un segno del destino e ho accettato quasi senza pensarci. 

 

Ora, c’è da dire che quando faccio una cosa non la faccio mai a metà, volevo tornare a leggere MF ed eccomi a leggere un dark mafia romance della Zavarelli, che non è di certo conosciuta per la dolcezza o il romanticismo. Me ne sono pentita? 

NEANCHE PER SBAGLIO! Mai scelta fu più azzeccata, ho davvero apprezzato questa lettura, forse anche più di quanto mi sarei aspettata. 

 

A primo impatto può sembrare una classica trama, criminale e mafioso lui, innocente e delicata lei, invece non è così. 

Sin da subito Natalia mostra un carattere forte, non sottomesso, che non le manda a dire anche quando ha paura, e questo mi ha conquistata e invogliata a proseguire. 

“Non so cosa mi affascini della sua testardaggine. Forse è il fatto che, guardandola, non si direbbe che sia così determinata. Sembra delicata, perfino paurosa a tratti, ma poi si mette in testa qualcosa e non se ne stacca più, come farebbe un cane con un osso. È la sua tenacia ad averle fatto ottenere il posto. Ciò che ho ammirato con riluttanza di lei, la prima volta che l’ho vista, è stato proprio quell’acciaio nel suo sguardo,”



Anche Alessio, e qui sarò molto schietta, non mostra segni di squilibrio mentale, anzi è uno dei criminali più sensati e senza problemi di doppie e triple personalità di cui io abbia letto. 

Per questo ho apprezzato e mi sono piaciuti moltissimo entrambi, singolarmente forse anche più che come coppia. 

I pov alternati mi hanno aiutata a vedere e cogliere tutte le loro sfumature e, fidatevi, sono tante. 

 

Per quanto riguarda lo sviluppo dell’intero arco narrativo devo dire che non è un libro leggero, anzi, la forte sfumatura dark è presente in ogni pagina e ci sono anche due o tre scene parecchio crude e violente che sono descritte dettagliatamente e non lasciano nulla all’immaginazione, ma questo non mi ha impedito di rimanere incollata alle pagine e non riuscire a staccarmi. 

L’autrice è stata abile anche a creare un “mondo” criminale interessante e nuovo, la Società è un’organizzazione complessa e questa struttura rende il tutto ancora più intrigante.

Non è un romanzo breve ma è talmente scorrevole che la mole non si percepisce, lo stile dell’autrice è pulito, senza fronzoli ma riesce a ricreare perfettamente immagini, situazioni e sensazioni. 

 

Insomma, è un libro scritto bene! Per cui, questo mio ritorno all’MF e questa prima esperienza con la Zavarelli sono decisamente andate bene. 

Non posso far altro, anche se prima faccio un piccolo avvertimento sulle scene di volenza e tortura che potrebbero turbarvi, che consigliarvi questa lettura! 



Ps. Angelo e Abella mi incuriosiscono parecchio e quindi spero in una storia su di loro e di tornare presto nei ranghi della Società!

 

firma Claudia

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