Recensione “Kain – Sanguenero” di Francesca Petroni

Kain è figlio della notte e la sua vita si snoda fra morte e solitudine. È solo un ragazzo, ma il destino si è accanito su di lui come una creatura degli inferi assetata di sangue. Un mostro che ha un nome antico e occhi verdi che brillano di pura malvagità.

L’esistenza del giovane assassino, però, non è fatta solo tenebre. Ha anche il volto di un ragazzo che sarà per lui una luce nel baratro in cui rischia di precipitare.

L’ideale è iniziare questo racconto dopo “Senzamarchio – Fine e Inizio”, ma può essere letto anche senza conoscere il libro che lo precede.

 

 

 

Breve ma intenso libro sulla vita di Kain, in cui capiamo finalmente il vero rapporto tra lui e Alexander oltre a come è morta la sorella.

 

Kain è un personaggio affascinante, pieno di sorprese e verità ancora tutte da scoprire. L’ho apprezzato subito per la sua vena ironica e le sue capacità che lo rendono tutto fuorché umano.

 

Anche in pochissime pagine, la Petroni ci racconta un’infinità di cose, in modo lineare, semplice e avvincente.

 

firma Claudia

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