Recensione “Judless” di Sophie Simonitti

 

«Non appartieni a nessuno se non a te stessa, piccola Annie. Però, quando sei con me, sei mia. Solo mia».

Gabe Hart ha 31 anni, il cuore spezzato e una cattedra in Arte alla Stanford University.
Annie Morgan ha 19 anni, un’esuberanza fuori dal comune e si ritrova ad essere una delle studentesse di Gabe. Loro non sono due semplici estranei, perché lui è il migliore amico della sorella maggiore di lei, Cassandra. Eppure ora, l’uomo che negli anni l’ha vista crescere a distanza, fatica a far combaciare la bambina angelica di un tempo, con quel demonio tentatore che sembra averlo preso di mira e che è intenzionato a sedurlo, fino a farlo capitolare.

Gabe è sempre stato il sogno proibito di Annie, ma nel frattempo la sua vita è stata intaccata da qualcun altro, qualcuno di un po’ meno sincero e decisamente meno disposto a lasciarla andare.
Tra Annie e Gabe, nonostante le buone intenzioni di mantenere le distanze, comincerà un’intensa relazione segreta e proibita, qualcosa che solo loro riusciranno a capire fino in fondo; capace di rimarginare le ferite reciproche e di far emergere nuove crepe, da cui far filtrare la luce più bella.

Ma se quella luce fosse destinata a spegnersi? E se i pregiudizi, il passato e le cattiverie gratuite finissero per spezzare il legame tra il giovane professore e la sua “ragazza dei soffioni”?

Torna a farci emozionare, la penna intensa e viscerale di Sophie Simonitti, con un nuovo romanzo che sa di respiri profondi, cicatrici mai davvero rimarginate e baci proibiti. L’amore non dovrebbe mai essere giudicato. Perché, l’amore, è l’unico giudice di cui il cuore ha davvero bisogno. Gabe e Annie, riusciranno a ricordarselo?

**Questo romanzo fa parte della serie composta da Ageless e Blameless ma, sebbene sia uno spin off, può essere comunque letto indipendentemente dagli altri due, questo perché i protagonisti attuali non hanno precedenti.**

 

 

Ho voluto leggere questo libro perché ormai mi sono innamorata dell’autrice e non lo nascondo. E come ogni volta che mi innamoro di un’autrice, non leggo le trame, né i tropes.

In questo libro conosciamo Gabe, un affascinante professore di 31 anni, che è stato da poco lasciato dalla sua fidanzata storica, subito dopo la sua proposta di matrimonio. Il suo recupero e ritorno alla vita sarà lento. Nonostante da giovane fosse un playboy incallito, con April aveva messo la testa a posto e ora non sa come fare per tornare a respirare, vista la cocente delusione.

A smuovere le acque, e anche qualcos’altro, sarà la piccola Annie… piccola, sì, perché la sorellina di Cassandra, sua migliore amica, ha solo 19 anni e, per di più, è una sua studentessa.

 

La tensione sessuale tra i due è alle stelle e sebbene lei abbia una cotta per lui da anni, lui non si capacita di come Annie, quella che era una bambina che si vestiva da principessa fino a qualche anno prima, possa essere diventata la meravigliosa ragazza che è adesso.

Nonostante non abbia apprezzato il livello steamy e spicy di questo romanzo, ma solo perché non sempre è nelle mie corde a questi livelli, è indubbia la capacità dell’autrice di scrivere e raccontare storie di una dolcezza infinita!

La relazione tra i due è più che forbidden, ma la sua evoluzione e il modo della Simonitti di raccontare l’amore è più che apprezzabile.

Una cosa che non ho molto apprezzato è stato il rimarcare in continuazione, davvero troppe volte secondo me, la differenza di età e il ruolo di entrambi.

Alla fine avrei tanto voluto abbracciare il padre di Annie e Cassandra, pover’uomo – qui inserirei la faccina che ride a crepapelle!

Quindi: carino, anche se non è nei miei canoni. Da leggere anche solo per l’autrice!

 

 

 

samanta

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