Recensione “Inganni di famiglia” di Teresa Driscoll

 

Quello che per Ed e Rachel Hartley doveva essere uno dei momenti più felici si trasforma improvvisamente in un incubo: mentre la figlia Gemma sale sul palco della cerimonia di laurea, cade a terra colpita da un proiettile.
Tra i primi ad arrivare sulla scena del crimine c’è l’investigatore privato Matthew Hill, che si ritrova coinvolto nelle indagini. Presto si scopre che Gemma aveva un segreto di cui i genitori non sapevano nulla. Ma non è l’unica a nascondere qualcosa.
Mentre Gemma lotta tra la vita e la morte, Matthew scava sempre più a fondo nell’ambiente che la circonda, scoperchiando un vaso di Pandora di bugie e misteri. Possibile che gli Hartley, all’apparenza così perfetti, nascondano un segreto tanto terribile da spingere qualcuno a trasformarsi in un assassino?

 

A dispetto di quanto si dice in copertina, ritengo questo romanzo un soft thriller, le aspettative si ridimensionerebbero.

Gemma Hartley viene colpita da un colpo di arma da fuoco durante la sua cerimonia di laurea ed entra in coma. Mentre fluttua fra diversi stati di incoscienza, intorno a lei il mondo si muove per risolvere il caso.
Abbiamo Alex, l’ex fidanzato geloso che si rivela essere uno psicopatico che ha sempre ingannato tutti.

Il padre, Ed, che oltre alla preoccupazione per la figlia in ospedale deve affrontare il suo passato che ha tenuto ermeticamente segreto a tutti; il suo pov si alterna fra presente e passato per svelarci la tragedia che lo colpì.

La madre, Rachel, che non abbandona mai il fianco della figlia in ospedale; è una donna resa fragile dagli avvenimenti della sua infanzia che ha celato al marito per vergogna.

C’è Mattew, il detective privato, ex poliziotto, che si trova implicato nelle indagini come consulente esterno, anche se la minaccia sta lambendo anche la sua sfera familiare.

C’è la voce di una donna misteriosa che affronta le turbe della sua mente e i suoi piani per raggiungere il suo scopo.

E poi la voce di Gemma, direttamente dal suo “diario” virtuale, ci svela le verità dietro a tutte le congetture che possiamo esserci fatti, anche se il dubbio sul colpevole rimane sempre in bilico fra un paio di persone.

Ex mogli, mariti fedifraghi, poliziotti, rettori ed impiegati universitari, mogli e figli: troveremo un bel po’ di personaggi sulla scacchiera di questo romanzo, vari pov si alterneranno per raccontarci presente e passato, risvolti psicologici inquietanti, paure e traumi.

Questo romanzo evidenzia come la mancanza di comunicazione e il voler tenere per sé informazioni per paura o vergogna, possa creare situazioni disastrose. Il non volersi fidare delle persone amate, temendo un giudizio negativo, porta a creare voragini nella propria anima, mentre la verità renderebbe liberi di essere se stessi agli occhi di chi vorrebbe starci accanto. Sottostare alle imposizioni di chi ci tiene in pugno in nome dell’amore crea un disallineamento fra la persona che si è e quella che ci si costringe a diventare per essere accettati.

Le recensioni non premiano questo romanzo, probabilmente l’aspettativa del lettore che si aspettava il “grande thriller” pubblicizzato in copertina, è stata un po’ delusa. Ho trovato invece godibile l’alternarsi delle voci dei personaggi e scoprire pian piano le implicazioni della trama.
Non è uno di quei gialli che ti lasciano a bocca aperta ma non mi è dispiaciuto.

Fluido, scorrevole e incalzante al punto giusto.

 

 

 

Anna

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