Recensione “Incubus: Libertà” -Serie L’Incubus #5 di Emma Jaye

 

 

La Lussuria è Vita per un Incubus


Tutti mentono.

Gli hanno detto di essere libero, eppure Ezra rimane ammanettato e sorvegliato ogni secondo. Ha imparato presto, nella vita, che la fiducia porta al dolore e al tradimento. Non ha alcuna intenzione di farsi abbindolare di nuovo dalle dolci bugie di qualcuno. È il momento di finire quello a cui ha dato inizio nella cantina.

Senza il legame, Finn non sarebbe mai stato in grado di riconoscere nell’incubus ostile, spaventato e sulla difensiva l’affascinante demone che gli ha rubato il cuore e l’anima.

Quando si sono incontrati, Ezra ha usato le proprie abilità demoniache per farsi strada nella sua vita, nel suo cuore e nella sua anima. Pertanto, ora è il suo turno di usare tutti i trucchi sensuali che ha a disposizione per riconquistare l’incubus. Al pari di Ezra, Finn non ha nessuna intenzione di lasciarsi scappare la propria preda.

Quinta parte de L’Incubus, una serie MM. Finale HEA. Scene esplicite, angst e momenti molto divertenti.

 

 

Hi readers Sale e Pepe, 

Oggi vi parlo del libro  L’Incubus: Libertà”, quinto volume ed ultimo ( se ci sono due novelle spin off), dell’omonima serie “L’Incubus”, di Emma Jaye che ringrazio per la copia arc insieme alla traduttrice Mary Vitrano. 



Arrivata alla lettura del quinto libro è difficile scrivere una recensione che non contenga spoiler e non sia un riassunto dei volumi precedenti. 

Questo non perché nel libro non succeda nulla, ma perché questa serie, secondo me, andrebbe letta tutta insieme. I volumi sono strettamente collegati, il tempo scorre senza pause e il successivo riprende la narrazione dalla fine del precedente. Per questo motivo è difficile fare un “distinguo” netto, ma, in realtà, una differenza  c’è: la qualità di quest’ultimo volume è sicuramente migliore rispetto al primo e al secondo e, in generale, dei precedenti. 

 

Sicuramente è impossibile non notare una crescita, sia nello stile di scrittura che nella trasformazione e maturazione dei personaggi. 

Ad esempio Finn, che prima non riusciva a completare un pensiero, qui esce fuori le metaforiche balls e si “difende” come può, pur nelle sue insicurezze e tutto. 

Ezra, allo stesso tempo, per via dei ricordi passati, avrà un momento di blackout e ci mostra nuove sfumature di sé. 

 

“Ezra aveva bisogno, davvero bisogno, di toccarlo, di connettersi fisicamente e mentalmente a lui, di non essere più solo. «Ho bisogno di te, proprio come tu hai bisogno di me.» Finn soffiò quelle parole guardandolo, offrendogli tutto ciò che era e che sarebbe stato.”

 

Quindi, se nei primi volumi si poteva dare giusto un voto vicino alla sufficienza, qui invece si raggiunge un buon voto medio. 

Certo, non si può comunque parlare di serie perfetta, tutt’altro. Rimane una serie che ha di base un’idea e una trama nuove, ma sviluppate in maniera non completa e soprattutto è sempre e comunque basato TUTTO sul sesso e aggiungo, sul sesso con demoni, vampiri e mutaforma. 

Per leggere questo libro è bene “dimenticare la morale umana”, come direbbero Ezra, Silas e tutti i mutaforma. 

Però, tra il sesso e tanto dolore, c’è dell’altro e sono contenta che Finn ed Ezra siano giunti a un equilibrio e abbiano trovato il loro ritmo e una connessione reciproca e, soprattutto, una famiglia che li sostiene e li aiuta, anche se in maniera poco convenzionale. 

 

“ Ma quello non era solo nutrimento: quella era speranza, vita, appartenenza.” 

 

Insomma, non una serie che rileggerei, ma se siete in vena di qualcosa di nuovo e di diverso, allo stesso tempo non lungo o particolarmente impegnativo, questa serie fa per voi. 



firma Claudia

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