Incontri di viaggio è un libro un po’ inusuale: non tratta tanto dei luoghi visitati, in una sorta di diario di viaggio, ma, prendendo a prestito le occasioni che i viaggi portano con sé, racconta delle persone incontrate sulla strada, quelle più atipiche, più particolari, sempre rigorosamente vere e reali. Il libro è suddiviso in capitoli, uno per ogni persona e luogo visitato.
Incontri di viaggio sono pagine di vita, raccontate con quella forte intimità che si ha quando si scrive e si racconta ciò che ci accade sulle pagine di un diario segreto. La protagonista, moglie e madre, ci fa percorrere le strade intense e libere di una mente aperta, capace di entrare in sintonia con ciò che la circonda, dai paesaggi alle persone che incontra sul suo percorso, descrivendone la percezione intima ed esistenziale dalla parte personalmente emotiva di se stessa. Questi incontri casuali di un viaggio portano a delle riflessioni e considerazioni così importanti e profonde che l’accompagnano nel viaggio verso la conoscenza profonda di se stessa. Tra maremma, Portogallo, Irlanda e altri paesi, l’autrice ci mostra scorci di vita e di paesaggi integri che sembrano ognuno così indipendente dall’altro ma tutti uniti dallo stesso filo conduttore della semplicità vitale. Vivendo in Irlanda da oltre 22 anni mi ha toccato in maniera particolare il capitolo 6 quando l’autrice dice: una cultura che si mantiene potente nel tempo, nonostante i cambiamenti della modernità, e una cultura forte, che ha saputo mantenersi nel suo ruolo originario, quello cioè di essere di aiuto, di supporto alla gente che la costituisce. Ecco, da testimone reale della realtà irlandese, in questo paragrafo l’autrice mi ha dimostrato di essere altamente capace di assorbire e di comprendere la cultura dei luoghi che ha visitato e ciò mi ha reso tutto il racconto reale e credibile in ogni suo aspetto.
Una lettura che ci fa bene che ci mostra gli aspetti così diversi dei vari luoghi con la loro cultura. La loro originale esistenza che rende tutti così unici e individualmente speciali. L’autrice dimostra qualcosa di rara bellezza ed è il rispetto delle diversità culturali di ogni luogo visitato. Nessuna critica personale ma un’analisi semplice e veritiera di ciò che ci differenzia ma che ci rende poi partecipi di un contesto globale che ci accomuna.
Veramente una bella lettura
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