Recensione Doppia “Total Creative Control” di Sally Malcom e Joanna Chambers

 

Cosa succede quando un assistente personale dal carattere solare incontra un capo musone?

L’autore di fanfiction Aaron Page viene assunto per un lavoro temporaneo con il creatore dello show di successo Sanguisughe. Un lavoro che dovrebbe durare solo una settimana, ma dopo tre anni Aaron è ancora lì…

Forse perché adora la sfida creativa. O forse perché è un fan sfegatato di Sanguisughe. Decisamente non a causa di Lewis Hunter, il suo capo, così pretenzioso, maleducato… e clamorosamente sexy.

Lewis Hunter ha lottato per tutta la vita per ottenere ciò che ha. La sua priorità è lo show, e le relazioni personali sono ben distanti dalla vetta della classifica. Inoltre a cosa serve il romanticismo quando hai una sfilza di uomini attraenti che entrano ed escono dal tuo letto?

La sua unica relazione significativa è quella con Aaron, il suo principale confidente e assistente insostituibile. E non importa quanto trovi affascinante il suo aspetto da ragazzo della porta accanto, Lewis non rischierebbe mai il loro rapporto professionale per togliersi uno sfizio.

Ma quando si trova incastrato a un evento aziendale tanto orribile quanto demenziale, Aaron è il suo unico amico e alleato. Le linee della professionalità tra loro iniziano a sfumarsi, e l’attrazione reciproca si infiamma…

… ed entrambi finiranno per restarne scottati.

 

 

 

 

 

Intenso, ecco come posso descriverlo e l’avevo già capito fin dalle prime righe che questo libro mi avrebbe preso.

È la storia di un uomo, Lewis Hunter, che ha vissuto un trauma infantile e che crede di non poter affezionarsi a nessuno per la paura di perderlo; di contro c’è un uomo, Aaron Page, che non ha paura di esternare ciò che prova. Il primo è arrogante, dispotico e sicuro di sé, il secondo è modesto, tollerante e determinato: due poli opposti che sono destinati a gravitare nelle rispettive orbite e inevitabilmente ad attrarsi.

Passano tanto, troppo tempo insieme, visto che ricoprono i ruoli di Capo e assistente, c’è chimica e attrazione, ma nessuno dei due è deciso a fare il primo passo, fino a che non sono costretti a partecipare a un weekend di lavoro, e la notte di fuoco che passano insieme arriva a scombinare il loro precario equilibrio. Aaron capisce che è tempo di cambiare, di crescere e di realizzarsi in un altro modo che non sia all’ombra del grande Lewis Hunter, anche se questo gli spezza il cuore…

Dicevo: intenso, accattivante, coinvolgente sia per quello che riguarda la trama che per i personaggi, ben delineati e caratterizzati.

Ma partiamo con ordine: la trama è originale, una storia dentro una storia perché i nostri protagonisti si guadagnano da vivere scrivendo uno show di successo fantasy intitolato Sanguisughe, che in realtà è la trasposizione scritta della loro storia, anche se, mentre la scrivono, non ne sono consapevoli. E questa è l’unica nota un po’ storta del libro: infatti, a mio avviso, le autrici hanno dato troppo spazio e risalto alla storia di Faolàn e Skye, tralasciando, soprattutto in una determinata parte della storia, le vicende tra Lewis e Aaron. Personaggi ben caratterizzati, perché la sofferenza di Lewis per il grave lutto che lo aveva colpito quando era piccolo, viene percepita attraverso le parole, così come allo stesso modo, il cuore spezzato di Aaron per l’incoerenza iniziale che il primo gli riserva.

Sebbene sia scritto in terza persona al passato dal pov di entrambi, sono riuscita lo stesso a entrare in sintonia con i protagonisti e a vivere la loro travagliata storia d’amore. Le scene di sesso sono descritte con minuzia di particolari, ma non scadono mai nel volgare, rimanendo perfettamente in linea con la storia. Intenso, perché prima di arrivare all’happy ending c’è da soffrire abbastanza…

 

“Lewis alzò di scatto la testa.

«Cosa? Mia madre non se n’è andata, è morta!»

«Conta sempre come andarsene vero? Quindi sì, fa sempre male quando…quando qualcuno da cui dipendi se ne va.»

«Non è…» Lewis deglutì e tacque.

«Senti mi ero ripromesso di essere onesto, oggi. E so che tu apprezzi l’onestà. Che detesti le cazzate. Quindi eccoti la verità: non ho lasciato il lavoro perché non volevo più lavorare con te. È l’esatto opposto. Ho lasciato perché provavo…perché provo qualcosa per te.» Fece una smorfia per quell’eufemismo e riprovò:

«Perché sono innamorato di te e lo sono da anni, ormai.»

 

Quindi, tirando le somme è una lettura bella e coinvolgente, diversa dalle solite… con la giusta dose di struggimento!

Alla prossima!

 

BARBARA M

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Hi readers Sale e Pepe, 

Oggi parliamo di “Total Creative Control” di Joanna Chambers e Sally Malcom. 

 

Quando ho letto la trama di questo libro ne sono rimasta affascinata, aveva dentro tanti elementi che ho sempre apprezzato: è un office romance, slow-burn e commedia romantica. 

Avevo quindi grandi aspettative, ma purtroppo non tutte sono state soddisfatte. 



Per essere precisa, mi aspettavo scontri, battibecchi, tensione, ma anche tante risate e le ho trovate solo in parte. 

I due protagonisti, pur essendo effettivamente diversi – tanto scontroso e stronz0 Lewis quanto solare e gentile Aaron-  e rappresentino al 100% il trope Grumpy/Sunshine, tra loro non hanno dei veri e proprio scontri o quella tensione particolare che due persone tanto opposte di solito mettono in piedi. 

Anzi, Aaron disinnesca sempre molto facilmente Lewis… tranne quando entrano in gioco i loro cuori. 

Tra loro esiste una tensione diversa, più profonda, meno legata all’azione e più ai non detti e ai sentimenti. 

Non vi nego che il personaggio di Lewis mi ha fatto provare un misto di amore/odio, più quest’ultimo, devo dire, perché avrei voluto prenderlo a sberle in almeno un paio di occasioni per suo comportamento chiuso e freddo, quasi insensibile. 

 

Poi, una volta scoperto il suo piccolo cuore dietro tutto il duro cemento in cui l’aveva messo, ho amato anche lui e sono felice che Aaron (che invece mi è stato simpatico sin da subito) con gentilezza e affetto ma anche schiettezza, l’abbia riportato alla luce. 

Insieme si bilanciano perfettamente, creando un bel mix di caratteri, perché l’uno tiene testa all’altro.



“A volte la gente diceva ad Aaron che era un santo a sopportare Lewis e si meravigliava della sua pazienza e della capacità di tollerare gli scleri del suo capo. Sembrava però che nessuno notasse i pregi di Lewis. La sua passione, il talento, la creatività. La sua capacità di caricare di fantasia l’aria che lo circondava, rendendo tutto più eccitante, interessante, energico… più tutto.”




Pensavo di trovare un libro leggero, magari anche un po’ sensuale, invece mi sono trovata davanti anche un po’ di sofferenza, che non mi è comunque dispiaciuta, ma che non ero preparata a leggere. 

Insomma, ho trovato un libro dolce e carino, leggibilissimo, con riferimenti a film/serie tv e tutto il mondo della fanfiction che ho apprezzato ma non darei cinque stelle, perché mi è mancata quella scintilla in più.



In ogni caso, se amate le storie d’amore nate tra le pareti di un ufficio, in cui la vita dei protagonisti viene sconvolta e in cui uno dei due è un musone e l’altro il suo solare assistente questo libro fa per voi! 

 

 

Tivvy

 

 

firma Claudia

 

 

 

 

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