Recensione in anteprima “La Magia di Fallon” – Serie Il Branco Hightower #5 di Nora Phoenix


Fallon non aveva mai voluto un compagno. E ora ne ha due.

Il drago omega Fallon si sta ancora riprendendo dagli abusi che ha subìto quando viveva nel precedente clan, ed è grato per l’amicizia che sta costruendo con i suoi coinquilini: il lupo beta Duer e il lupo omega Yitro, che è incinto.

 

Quando però Duer dichiara che secondo lui sono compagni predestinati, Fallon va su tutte le furie. Non vuole dei compagni predestinati. Vuole essere in grado di operare in piena autonomia le proprie scelte.

 

Tuttavia, è difficile negare la verità, e piano piano, seppure inesorabilmente, sviluppa uno stretto legame con entrambi. Yitro però sta per partorire e Duer è ancora turbato dal proprio passato; Fallon inizia a sentirsi sempre più impaziente.

 

Solo che a un tratto arrivano i loro nemici, e capisce che è il momento di prendere una posizione.

 

La magia di Fallon è il quinto libro della serie Il branco Hightower, che deve necessariamente essere letta in ordine. La storia d’amore di questo volume si conclude con un lieto fine, ma la trama generale continuerà nel prossimo.

Hi readers Sale e Pepe,

oggi parliamo del libro “La magia di Fallon”, quinto libro della serie Il branco Hightower di Nora Phoenix

Se siete qui a leggere sapete ormai bene chi sono Fallon, Duer e Yitro, infatti, anche il precedente volume era dedicato a loro, tra l’altro finiva proprio sul più bello con un cliffhanger, qui ripartiamo proprio da lì.

Rispetto alle precedenti triadi/foursome sicuramente, la loro, è la più male assortita: fanno parte di due specie, sono due omega e un beta, Yitro è incinto e ha, ormai, qualche anno in più, Duer e Fallon hanno ciascuno un trauma significativo che ancora non hanno superato e che riguarda proprio il contatto con gli altri e la sfera affettiva/emozionale.

Insomma, non le premesse perché nasca un amore vero e duraturo, eppure la luna e la magia li hanno accoppiati come compagni predestinati.

Talmente tanti sono i “problemi” tra loro che quella dei compagni predestinati inizialmente pare più un peso, un dovere, un obbligo e qualcosa di ineluttabile che nessuno dei tre ha scelto, non di certo una benedizione.

Pensandoci, le storie di come gli altri si sono trovati e uniti non sono mai state così complesse e con così tanti fattori in gioco.

In questa storia, quindi, si mette in discussione (e non poco) proprio il fattore compagni predestinati, che diventa quasi un ostacolo, un’imposizione.

“«Sai cosa odio di più del fatto di sapere che siamo compagni predestinati?» chiese. L’altro alzò la testa. «Fammi indovinare. Che non puoi essere sicuro se quello che provi è reale o se è un pio desiderio ispirato dalla consapevolezza che dovremmo stare insieme?» «Ti suona familiare?»

La bellezza, però, sta nel come l’autrice ha deciso di gestirlo, ovvero facendo parlare i tre. Sincerità come base per costruire il rapporto. I tre si parlano, si danno fiducia, si aspettano, ed è per questo che passano mesi prima che tra loro nasca qualcosa che non sia amicizia. Forse, addirittura, se non avessero saputo dei compagni predestinati, sarebbe nato prima l’amore.

Perché in fondo sono perfettamente imperfetti insieme, sono i disadattati che non appartengono a nessun altro posto se non al fianco l’uno degli altri. Tra loro trovano una sicurezza e un’accettazione che non avrebbero potuto ottenere da nessun altro, a prescindere da quanto fosse aperto e comprensivo il branco con tutti.

Con tutto quello che vi ho accennato sui tre è ovvio anche che questo sia un libro che parla di rinascita, ma aggiungerei che altre parole per descriverlo sono: liberazione, guarigione, determinazione.

“«Non so se sono in grado di spiegarlo correttamente, quindi ascoltami,» disse. «Essere compagni non dovrebbe sembrare un’incombenza noiosa, qualcosa sulla tua lista di cose da fare. E non hai bisogno di passare a una versione migliorata di te stesso, come dici tu, o di elevarti in qualche modo per guadagnarti un “noi” o qualcosa del genere. Sei degno di essere il nostro compagno così come sei.» Duer deglutì. «Con tutti i miei complessi?» «Con tutti i tuoi complessi. Sono una parte di te e ti hanno reso quello che sei. Naturalmente voglio che tu guarisca, ma per te. Non per me, per Fallon o perché questo ti renderebbe un compagno migliore. Per te, perché saresti più felice e avresti un carico più leggero.»

 

Insomma, anche stavolta una lettura che ho divorato, bella ed emozionante, che racconta la vita, la famiglia, l’amore e non manca di quei pizzichi di mistero, dramma e avventura che amo.

Tivvy

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