Recensione in anteprima “L’odio: Logan” – serie I fratelli Foster vol. 3 di Nora Phoenix


Quando l’odio reciproco si trasforma in tutt’altro…


Lagan disprezza con ogni fibra del suo essere il professore di Legge Killian Evans. È un sapientone arrogante e snob che disdegna chiunque non ritenga alla propria altezza.

Se solo non fosse così dannatamente sexy.
Se solo Lagan non volesse che gli impartisse una lezione completamente diversa…

Killian disprezza con ogni fibra del suo essere lo studente Lagan Foster. È uno studente pigro, da C+, uno di quelli che se la cava sempre per il rotto della cuffia leggendo al volo ciò che c’è da studiare appena prima degli esami, e a malapena si preoccupa di prestare attenzione in classe.

Se solo non fosse così dannatamente sexy.
Se solo Killian non volesse impartirgli una lezione completamente diversa…

L’odio: Lagan è un bollente romanzo MM enemies to lovers. È possibile trovarvi un’ostilità istantanea unita a una dose di lussuria altrettanto immediata, ma anche i trope dell’age gap e della famiglia per scelta… oltre che due uomini che scoprono di essere molto più simili di quanto abbiano sempre pensato. Questo è il terzo libro della serie I fratelli Foster, una serie di romanzi MM contemporanei incentrati su quattro uomini che hanno scelto di essere fratelli. Ogni volume può essere letto come standalone.

 

 

Hi readers Sale e Pepe, Oggi vi parlo del terzo libro della serie I Fratelli Foster di Nora Phoenix.

 

Ormai lo sapete, la serie è formata da romanzi MM contemporanei che hanno come protagonisti quattro uomini che hanno scelto di essere fratelli e l’uno la famiglia dell’altro, però ogni volume può essere letto come standalone, per cui ecco il terzo Foster, il più piccolo del gruppo e forse anche il più fragile. 

 

Inizio questa recensione con questo dialogo tra Nordin e Lagan: “«Sei fuori di testa, cazzo? Non ha una cotta per me. Mi odia quanto lo odio io.» «Giusto, odio. Perché sappiamo tutti che l’odio e l’attrazione possono sempre essere facilmente distinti”



Ovviamente Nordin aveva colto nel segno ed aveva già capito che tutto il protestare di Lagan non era solo odio, ma qualcosa in più. Infatti, vi dico subito che se amate gli Hate to love questo libro potrebbe fare al caso vostro, c’è sicuramente sia tanto Hate che tanto Love.

Questi due testardi battibeccano, si punzecchiano e si sfidano prima fuori, ma dopo aver capito cosa provano, anche e soprattutto dentro la camera da letto.

Vi posso giurare che le loro scene sono allo stesso tempo sensuali e  divertenti, proprio per il loro modo di interagire. 

«Odio il modo in cui pronunci il mio nome. Lo fai nello stesso modo in cui Alan Rickman nel ruolo del professor Piton sputa “signor Potter”.» «Mmm, è così? Deve essere perché siamo entrambi dei professori brillanti.» «Cazzo, mi fai impazzire!» sbottò Lagan, per poi schiantare le loro bocche insieme. Killian reagì d’istinto e ricambiò, incontrando la lingua del ragazzo in un duello umido e scivoloso. Il loro bacio era più una battaglia che un atto di seduzione, denti che mordevano e graffiavano, lingue che leccavano e succhiavano, labbra ferite che si inseguivano. Il mondo intero scomparve intorno a lui. Quel bacio era l’unica cosa che contava.

 

Tra Lagan e Killian c’è quello che chiamo effetto calamita, i due sono totalmente diversi, poli opposti in tutto, però si attraggono inesorabilmente.

Killian ha una carriera avviata, adulto, meticoloso, un po’ arrogante, presuntuoso persino, l’altro che vive giorno per giorno, distratto, stanco e di certo non così sicuro della sua vita.



Eppure, non sono poi così diversi sulle cose importanti, la loro vita è basata sulle abitudini. Forse per motivi diversi, visto che uno ha creato una routine per evitare di soffrire di nuovo e l’altro per sopravvivere nel frattempo che conquistava la vera felicità. 

Solo che entrambi ormai procedono talmente tanto meccanicamente che hanno dimenticato di vivere veramente. 

Killian ha costruito questo personaggio di uomo burbero e freddo dopo un tradimento che lo ha cambiato e gli ha anche rovinato la carriera.

Le mura che ha eretto hanno funzionato davvero bene, è riuscito a tenere tutto e tutti a distanza, cambiando se stesso, almeno fino a Lagan. 

Quest’ultimo, con la sua schiettezza, esuberanza e impertinenza è riuscito a fare breccia dove nessuno era più arrivato da tanto tempo. 

 

“Lagan era un suo studente, per l’amor del cielo. Quella consapevolezza avrebbe dovuto rappresentare la Grande Muraglia Cinese tra loro, alta e spessa abbastanza da tenere Lagan fuori, eppure non aveva impedito a Killian di aprirsi con lui. Per quel ragazzo non aveva solo buttato giù le proprie mura, ma anche l’armatura, lasciando il proprio cuore spalancato. Che incosciente!”



Lagan stesso, però, non è un’anima spensierata, anzi, pur essendo giovane ha già vissuto molte brutte esperienze che l’hanno fatto maturare in fretta. 

Essendo il più giovane tra i Foster, è sempre stato quello più “problematico”, o meglio pensa di essere quello che ha creato e sta tutt’ora creando più problemi. 

A maggior ragione, ora che i suoi fratelli stanno costruendo la loro vita, lui si sente più in colpa per aver bisogno di loro, sentendosi un peso ed evitando di chiedere aiuto. 

Insomma, con due personaggi così, i trope che vi ho descritto e la premessa  che il libro è scritto da Nora Phoenix, come potreste resistere?

 

Tivvy

 

firma Claudia

Loading

La nostra votazione

Pubblicato

in

da

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *