Recensione “In amore vince chi rischia” di Anna Premoli

 

Rebecca è un avvocato di successo. Vive a New York, in un piccolo appartamento a Manhattan, rifugio serale dopo giornate di lavoro intenso, quando l’unico desiderio è staccare la spina e rilassarsi. Una persona accanto? Ogni tanto ci pensa, ma non è la sua priorità. E comunque, dovrebbe essere come vuole lei: condividere i suoi interessi, avere i suoi stessi obiettivi. Essere simili e intellettualmente complici: questo è secondo Rebecca il segreto per un’unione duratura. Anche se gli appuntamenti con probabili anime gemelle si rivelano sistematicamente dei flop, Rebecca non è disposta a cambiare idea né a scendere a compromessi. Ma le sue certezze cominciano a vacillare quando una sera alla porta di casa sua si presenta un pompiere, per prelevarla a forza dopo che lei ha deliberatamente ignorato un allarme antincendio. Diretto, sicuro di sé, bellissimo, Niel è quanto di più distante possa esserci da lei. Eppure quell’incontro così rocambolesco e quelli, fortuiti, che seguono, sono destinati a lasciare un segno in entrambi. E se Niel non fa nulla per nascondere l’attrazione che prova per lei, Rebecca vuole solo tenerlo a distanza: perché lui è uno di quegli uomini che non temono di mettere a repentaglio la propria vita per salvare gli altri. E Rebecca non è proprio disposta ad accettarlo… Ma se correre questo rischio aprisse invece le porte a un’inaspettata felicità?

 

Non è il solito libro dell’autrice, l’ironia non è certo di casa in queste pagine: c’è, si avverte ma non è tutto… è l’amore che trionfa, le paure della protagonista che si avvertono in primis.

E’ romantico, è su un altro livello… sublime.

La protagonista è una forza: una donna ultra trentenne con le mille paure che investono le donne di quell’età, rimanere da soli, senza affetti, senza famiglia, è umana e mi ci rivedo molto in lei.

Il signor Layne è l’asso nella manica della Premoli in questo libro, l’ho letteralmente adorato, in ogni sua scena, in ogni sua mossa, una meraviglia.

La parte divertente e soft del romanzo esiste grazie a lui, il viaggio a Las Vegas, l’incendio doloso…

Il protagonista è lo stereotipo del bel ragazzo che non vuole impegnarsi, fisicaccio da urlo, fascino della divisa… Io sono caduta ai suoi piedi alla prima descrizione.

La storia si evolve tra varie scene simpatiche, altre più impegnative.

Conosceremo una Premoli più matura, e non la solita pazza e frizzante.

Ci piacerà?

E’ diversa, su questo non ci piove, non è solo ironia, la sua scrittura adesso ha quel pizzico di buon senso che si raggiunge con l’età.

 

 

 

Anna

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