Recensione “Immemorabile” di Lisa Negrelli

La protagonista di questo romanzo è una ragazza di nome Beth e ha tre sorelle. Da ciò, si potrebbe dedurre che questo libro contenga una rivisitazione, in chiave moderna, del celebre “Piccole Donne”, se non che lei, con la sua omonima, ha poco o nulla da spartire. Beth, infatti, è strana. Ma non quello strano che si traduce con l’aggettivo interessante, o in un ambiguo “particolare”…lei lo è e basta. Da adulta saprà sfruttare questa sua singolarità per cambiare, finalmente, vita, senza, apparentemente, restare ancorata al passato, ad una famiglia che le ha nascosto un enorme segreto… Ma il passato è difficile da cancellare, poiché è dentro di noi, e tornerà, prepotentemente, a far parte del presente. Tutte le certezze guadagnate, grazie anche ad un nuovo aspetto, dinnanzi al suo Primo Amore, casualmente ritrovato, svaniranno. La narrazione s’interrompe e si spezza, altalenandosi tra due epoche diverse, quella attuale e quella dei primi anni 2000, per raccontare al meglio questa incredibile storia di amore, coraggio, speranza, conquista e resilienza.


Ho letto su una copia arc e questo ha penalizzato un po’ la lettura (le doppie saltate, capitoli senza interruzione e così via), ma la storia vale e devo fare un plauso all’autrice che, in questa trilogia, ha donato un pezzo di lei.

Se nel primo volume la disabilità era al centro dell’attenzione, in questa, un remake modernizzato di piccole donne, la lettura è più soft e scorrevole.

La narrazione si snoda tra il 2004 e i giorni nostri, in ricordo del primo amore e il suo ritorno attuale.

Il Covid-19 che segna un’epoca e anche il lavoro della nostra protagonista, ovvero For Individual Travel Ers, la quarantena con il suo primo amore che marcherà quella differenza tra la donna attuale e la ragazzina conosciuta anni addietro.

Ho amato i salti temporali dei vari capitoli, ogni salto un tassello in più nella storia, ci sono strati protagonisti che ho amato fin dall’inizio, esilaranti i due nipotini di Alessio e altri che invece ho odiato fin dalle prime battute.

Tutto il libro porta al grande finale e scoprire il perché della scelta di Beth, un finale che non tradisce le aspettative del lettore e che lo lascia piuttosto sbalordito.

Ottima narrazione, ottimo sviluppo.

 

firma Claudia

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