Recensione “Il viaggio” di Camilla Marinoni

 

 

 

Vanna è una donna ancora giovane sconfitta dalla vita. Per sopportare la sua realtà quotidiana, si è
creata una dimensione fantastica basato su letture di romanzi e sogni adolescenziali.
Dopo una serie di colpi durissimi, decide di scappare e  abbandonare tutto, compreso il suo nome.
Si trasformerà in Maddalena. Vive leggendo i Tarocchi, un talento che le ha trasmesso sua nonna, in
un b&b in riva al mare in compagnia di persone che, come lei, stanno cercando la propria identità.
Qui scoprirà l’amicizia e l’amore.
“Proprio la lettura degli Arcani Maggiori dei Tarocchi saranno il filo conduttore del suo viaggio. La accompagneranno quasi “per mano” nello svolgersi della sua storia”.

“Se una persona vuole scomparire ha tre possibilità: la prima è morire., la seconda è mentire e l’ultima è reinventarsi”. (cit. Victoria Grayson serie televisiva ABC Revenge)

La protagonista di questo incredibile romanzo lo sa bene: in un momento di sconforto, più intenso di tutti gli altri, ha infatti tentato di prendere la prima strada, poi ha proseguito con la seconda e, infine, ha continuato con la terza.

La vita non è mai stata facile per Vanna: negli anni ha cercato in ogni modo di restare in piedi nonostante gli eventi,  una madre sempre pronta a sminuirla e ad approfittarsi del suo aiuto, dei suoi sacrifici, per poi rinnegarli e considerarli meno di niente. L’unico punto fermo e positivo nella sua vita è sempre stata la nonna, che un beffardo destino le ha però portato via nel momento più sbagliato. E’ in quel preciso istante che Vanna fa i conti con se stessa: smettere di lottare definitivamente o cercare di riemergere dal buio assoluto che sembra avvolgerla? La strada all’apparenza più facile e definitiva è a portata di mano, ma in un attimo di lucidità, di coraggio e con un pizzico d’incoscienza, la donna decide di abbandonare tutto e provare a rinascere in un nuovo luogo, con una nuova vita e un nuovo nome: Maddalena.

Benché possa contare sulla presenza, l’aiuto e l’appoggio di figure amiche ben presto conosciute, non le sarà facile trovare un senso al domani, o sentirsi degna di aspirazioni,  stima e  affetto, ma in qualche modo proverà a reinventarsi e a riscattare, almeno un po’,  quella serenità da sempre cercata.

Tuttavia, quando finalmente ogni cosa sembrerà percorrere le strade giuste, un avvenimento inaspettato la obbligherà nuovamente a rivedere se stessa e a ricominciare. Questa volta, però, Maddalena non sarà impreparata. Ogni cosa nella sua vita l’ha infatti condotta a una verità assoluta, che lascerò a voi il piacere di scoprire…

E’ davvero un ottimo romanzo: la scrittura è fluida, i dialoghi ben calibrati e i personaggi approfonditi psicologicamente; i tarocchi, che Vanna porta sempre con sé, e che permetteranno a Maddalena di “nascere”, contribuiscono ad avvolgere il tutto in un’aurea mistica, suggestiva e un po’ timorosa.

Questo è uno di quei romanzi che amo leggere quando ho bisogno di riflettere, o quando sento la necessità di tirare le somme e riconciliarmi con me stessa.

Un libro davvero particolare, uno spaccato di consapevolezza che sprona a prendere in mano la propria vita e, a volte, a rischiare! Perché qualunque sia il risultato, vale sempre la pena viverla questa vita, e vale la pena viverla da protagonisti, cercando di non rimanere fermi, davanti alla finestra, ad aspettare qualcosa o qualcuno pronto a salvarci.

Maddalena questo lo ha capito, e ha deciso di scrivere la sua storia affidandola alle pagine di un quaderno che ora giace abbandonato su una panchina, pronto a essere letto da chiunque lo trovi, da chiunque abbia bisogno di conforto o di una spinta all’agire. Dopotutto … nulla nella vita accade per caso.

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