Recensione “Il problema è che ti sposo” di Paola Servente

 

 

 

Due giovani donne, simpatiche e complicate, si sfiorano senza incontrarsi mai. E poi c’è Mark, l’uomo perfetto… ma c’è da fidarsi?

Patti lavora in una radio di Genova, sta per sposarsi e, finalmente, dopo un’adolescenza colma di dolore, può dirsi felice. A poche settimane dal matrimonio, decide di riportare su un diario i suoi pensieri, di ogni tipo: dal commento a uno spot ridicolo visto in tv ai ricordi piacevoli o infelici della sua vita.

Lea gestisce una società di wedding planning a Rapallo, colleziona rapporti assurdi e la sua vita è un caos. Ora sta per fare il grande salto: insieme a Mark Holder (responsabile artistico di una grande società britannica di wedding planning), organizzerà il matrimonio di un famoso attore inglese. Gli imprevisti però sono dietro l’angolo: Renato, il suo inetto capo sosia di Toto Cutugno, accumula gaffe su gaffe con gli inglesi; Viola, il grafico più sbadato del mondo, sbaglia i nomi sui libretti di due clienti a poche ore dalla cerimonia e, come se non bastasse, si fa fotografare da un paparazzo insieme all’attore inglese.

Cosa lega Patti e Lea, così simili e così diverse?

Paola Servente è la regina dei chick-lit, frizzante, briosa, allegra e schietta.

Ogni anno esce il suo asso nella manica facendo centro ad ogni sua uscita.

E’ una lettura pimpante, originale, diversa, una ventata di aria fresca, leggera.

Mi sono divertita a leggere dei diario di Patty e della storia di Lea, due personaggi che viaggiano su binari destinati a non incrociarsi mai.

Due pov al femminile, non banali, non scontati, di facile lettura.

Scorrevole e ricca di aneddoti e dialoghi.

Un racconto e un diario da leggere assolutamente, breve, originale, vivace.

Un racconto sul luogo di lavoro, un amore da far decollare e forse un matrimonio da preparare, le storie avranno entrambe il loro lieto fine?

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