Recensione “Il Natale rubato” di Marie Sexton

 

 

 

Situato sulle rive del fiume Pend Oreille nello splendido Idaho del nord, il Camp Bay Chalet è una discreta e accogliente locanda molto rinomata, tanto tra i locali quanto tra le celebrità minori, grazie alla sua offerta di fantastici weekend di vacanza. Eric, un ex carcerato che vive e lavora allo Chalet, fa del suo meglio per tenere la testa bassa e la fedina penale pulita, nella speranza che l’elegante clientela dell’albergo non scopra mai del suo passato.

Per anni, il pediatra Max e suo marito Wilson hanno trascorso il Natale al Camp Bay Chalet. Dopo la morte di Wilson, Max torna nel piccolo albergo. Lui e Eric passano una notte perfetta insieme, ma in seguito Max si fa prendere dal panico e fugge prima dell’alba. Spera di recuperare il tempo perduto, ma cambierà idea una volta scoperto l’oscuro segreto di Eric?

Il Natale Rubato è ambientato nell’universo del Camp Bay Chalet, ma può essere letto come stand alone. North’s Pole – Un pacco per Natale di Leta Blake racconta altre storie della stessa ambientazione.

 

 

Un romanzo breve, quasi una novella di Natale, due uomini il cui passato è stato stravolto da un colpo di pistola. Ma se Eric pensa di non poter meritare la felicità e continua la sua vita a testa bassa, Max vuole riappropriarsi di un sentimento che possa scaldare il cuore.

 

Eric ha fatto uno sbaglio in giovane età, ma ha pagato il suo debito con la giustizia. È una di quelle persone che, pur di non tornare “dentro”, ha rigato dritto senza dare più problemi a nessuno; lavora come tuttofare allo chalet Camp Bay nell’Ohio, non ha piacere a interagire con gli ospiti, solo con Max ha sentito da subito una liaison particolare.

 

Max è un affascinante pediatra che ha perso il marito, Wilson, col quale trascorreva i Natali allo chalet, non è un uomo che guarda alle convenzioni sociali, e con Max ha percepito quel calore in grado di ridare speranza ad un cuore in lutto.

 

Un racconto sulle seconde opportunità, due personaggi dall’animo dolce che riusciranno a incontrarsi, riconoscersi e provare a dare una svolta alla loro vita.

 

Per le scene a sfondo sessuale si consiglia a un pubblico adulto e consapevole.

 

Anna

firma Claudia

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