Recensione “IL MONDO APERTO” di Paola Chimisso

 

“Il mondo aperto” spalanca le porte del Comparto operatorio di Base Grande 13 alla vita, all’amore e alle relazioni, narrando le vicende dei suoi protagonisti dentro e oltre l’universo chirurgico. Carolina e Alessandro vivono una nuova dimensione del loro rapporto e scoprono il conforto di un sentimento vitale e autentico. Valentina si trova alle prese con una conoscenza recente che farà vacillare la sua stabile quotidianità. Una serie di novità investe la famiglia Rebecchi: Carolina comunica alla madre il recente cambiamento nella relazione con Alessandro ed entrambe si preparano ad accogliere il ritorno di Nicolò, fratello di Carol e architetto giramondo. La relazione tra Carol e Ale è ancora taciuta al lavoro, dove escogitano un modo discreto e intrigante di reagire alla presenza l’uno dell’altra. Il loro è un percorso che vede i sentimenti diventare sempre più forti e la necessità di uscire dalla clandestinità, affrontandone le conseguenze, ineludibile. Per i protagonisti del romanzo arriverà il momento di trovare una propria dimensione appagante, un nuovo equilibrio.

 

Sinceramente è un libro che non mi ha entusiasmato per molteplici motivi.

Partiamo dall’ambientazione: rappresenta il fulcro della storia, il comparto operatorio dove si innescano tantissime operazioni descritte nel dettaglio, ma senza utilizzare un linguaggio adatto a tutti, e ciò ha reso a mio umile parere la lettura monotona, incolore.

Quindi ho apprezzato la scelta dell’ambientazione, ma non di come è stato descritto.

Per quanto riguarda la trama, l’ho trovata lineare, piatta, senza nessuna forma di coinvolgimento con un finale abbastanza scontato.

Detto ciò, ho apprezzato l’ambientazione come i protagonisti, sono ben descritti, con una precisa personalità e ho provato stima per il loro lavoro straordinario ma non mi hanno abbastanza fatto entrare nel loro mondo e questo mi è dispiaciuto tanto, visto che amo il mondo della medicina.

 

zara

Giovanni

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