Recensione “Il mistero di Penelope. La saga di Itaca” di Claire North

Sono passati diciassette lunghi anni da quando Ulisse, re di Itaca, è salpato verso Troia, portando con sé ogni uomo o ragazzo in grado di combattere. Nessuno di loro ha mai fatto ritorno, e da allora solo le donne sono rimaste sull’isola. Penelope era ancora poco più che una fanciulla quando fu data in sposa al grande re. Il matrimonio avrebbe dovuto garantirle protezione e sicurezza per tutta la vita. Ma le cose sono andate diversamente. Ha imparato che per essere una regina non è necessario avere accanto un re. Ma adesso che dal mare arrivano inquietanti dicerie sulla morte di Ulisse, i pretendenti non si fanno attendere. Colui che sposerà Penelope siederà sul trono di Itaca. Ma chi sarà degno di una simile impresa? Mentre la regina si ingegna per guadagnare tempo e impedire che uno degli usurpatori arrivi a rivendicare il diritto di sposarla, oscure trame vengono ordite nell’ombra e la terra sembra pronta a esigere un tributo di sangue. Stretta nella morsa degli intrighi politici, Penelope potrà fare affidamento solo sulle donne di Itaca per proteggere la sua casa. A qualunque costo.

 

 

La scrittrice ci propone una rivisitazione del mito omerico di Penelope; tutti conosciamo la storia di Ulisse, le sue mille avventure tra sirene, isole sperdute, miti e leggende, ma ben poco sappiamo di Penelope e della sua lunga attesa, ed eccoci accontentati.
Penelope è una regina senza re, si ritroverà ad acquietare gli animi di molti pretendenti e a preparare il figlio al trono.
“Sono passati diciotto anni da quando è salpato per Itaca, otto dalla caduta di Troia, sette dall’ultima volta che è stato visto sull’isola di Eolo. Non esiste marinaio così sprovveduto. Su regina piangente, su: è ora di scegliere un nuovo uomo. E’ ora di scegliere un nuovo re.”
Penelope si ritroverà costretta a vivere in una società prettamente maschilista e a soccombere alle avances di parecchi pretendenti, una regina senza trono, un trono senza un re, moglie devota di un re assente.
Molti i personaggi in circolo tra le pagine: Elettra, Atena, Telemaco, Clitennestra, Andremone e tanti altri, ma se da un lato arricchiscono la storia dall’altro la rendono un po’ caotica.
Troppi nomi da ricordare, troppi dialoghi che a volte infastidiscono la lettura.
I miti sono stati sfatati, la storia si ripete e questa volta Penelope sarà la protagonista.

 

firma Anna

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