Recensione “Il mio gatto mi detesta” di Federica Bosco

 

Sir Thomas è un magnifico esemplare di Maine Coon rosso. Maestoso, supponente e un po’ cinico. Insofferente alla stupidità della razza umana, il cui unico pregio è il pollice opponibile, Sir Thomas ha uno sguardo impietoso sull’inettitudine della sua servitù. Nella fattispecie, la disgraziata Umana che gli è toccata in sorte: Federica. A lei il compito di soddisfare le sue infinite richieste, che vanno dall’intrattenerlo con giochi sempre nuovi, al nutrirlo con le leccornie più prelibate, fino allo spazzolare regolarmente il suo manto affinché si mantenga sempre lucido e soffice. Le disavventure di Federica, raccontate attraverso gli occhi e la voce di Sir Thomas, si colorano di un’ironia irresistibile che ci conferma che il rapporto di sudditanza tra umani e felini è una delle poche certezze della vita.

 

Una sorta di diario scritto e letto da un gatto, anzi il gatto Sir Thomas, Telemaco all’anagrafe, Sir per titolo acquisito.

Leggeremo delle sue rocambolesche giornate, dei suoi approcci con “l’Umana”, i suoi pensieri e quel suo “Caro diario” che ci farà fare mille risate.

Mi sono divertita, mi sono concessa quelle poche ore, dove né l’amore, né il dolore mi hanno colpito il cuore ma solo semplicità, ironia e cinismo.

Scritto in maniera semplice e diretta, è pur sempre un gatto che parla, inizieremo con l’anno 2020 e completeremo il diario nell’anno 2023.

Immaginiamo un mondo dove i gatti parlassero! Chissà cosa direbbero di noi umani.

Ecco fatto che l’autrice immagina, nelle espressioni curiose e infastidite del gatto, le sue massime e i suoi pensieri trascrivendoli in un diario che, scorrevolissimo e leggero, entrerà a far parte delle nostre letture.

 

 

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