Recensione “Il mercante di incubi” di Laura Costantini

 

Edimburgo, anno 1881.

Sulla capitale scozzese imperversano il tipico gelido inverno e un’inspiegabile ondata di suicidi.

Driscoll Farquhar, investigatore privato, viene incaricato di far luce su una di quelle morti da una giovane istitutrice, Cadence Rhymer.

Le indagini si snodano tra melodie struggenti che gemono nel vento, misteriosi alchimisti e ali nere.

Potrà l’alleanza tra Driscoll, un corvo e un violinista immortale rendere giustizia alle vittime del mercante di incubi?

 

Un altro incredibile libro uscito dalla penna della Costantini e dalle abili mani della Dark Abyss edizioni.

Mi ero approcciata all’autrice con romanzi completamente diversi ma ugualmente ben scritti. Mi piace proprio il modo che ha l’autrice di farti entrare nel libro e, in questo, ho sentito le morse del gelo di Edimburgo, ho percepito odori e rumori… la sua capacità di far sentire tutto, a partire dalle emozioni, mi ha sempre affascinato e sapevo, ancora prima di leggerlo, che mi sarebbe piaciuto.

Ci troviamo nella Edimburgo di fine Ottocento, dove ancora la superstizione è di moda, nonostante non si sappia cosa si cela davvero tra le vie della città. In un periodo di freddo assoluto, tante, troppe persone di ceto medio alto muoiono di morti così brutte che è strano nessuno si chieda se non ci sia dietro qualcuno. Apparentemente sono suicidi, ma non lo si può dire ad alta voce… Solo una persona, una ragazza di buon cuore, chiederà l’intervento dell’unico in grado di trovare una risposta. Miss Rymer affronterà le sue paure e andrà a chiedere aiuto a Driscoll Farquhar, un investigatore privato che è tutto un personaggio.

Lui prenderà a cuore la situazione e farà di tutto per trovare una soluzione, dove quando dico “di tutto”, lo intendo nel vero senso della parola.

Tra inimmaginabili amicizie, vendette, paure, un amore sconfinato e forse un po’ sconsiderato, un gelo che ti entra nelle ossa e tanti, tantissimi incubi, troveremo la fine del libro dopo aver sofferto e scoperto una miriade di personaggi, ognuno con un’eccellente caratterizzazione, ognuno affascinante a modo suo. E quando mi sono ritrovata davanti l’avvocato Moncliff non ho potuto che fare un urletto di gioia!

Ho amato alla follia i vari personaggi a partire dalla sorella di Driscoll, Rhona, una donna eccezionale! Ailish, apparentemente un semplice corvo, è stata una scoperta… mi è piaciuto il modo in cui è stata caratterizzata ed è un personaggio davvero importante ai fini della storia! Conosciamo poi Nariman, un “uomo” oscuro, che cerca di mantenere la sua umanità nonostante tutto.

È indescrivibile la potenza delle emozioni che ciascuno di loro sente e che, tutti insieme o separatamente, fanno sentire e percepire al lettore. Vi confesso, però, che in questo libro in particolare sentirete anche tanti brividi…

Non smetterò mai di dire quanto questa autrice scriva bene! Non potete lasciarvi sfuggire niente di suo, perché merita davvero tanto!

 

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