Recensione “Il leone del Sahara” di Francesca Forlenza

 

 

 

 

 

Oltre la logica, oltre la comprensione, giace l’amore. L’amore viscerale. L’amore senza via d’uscita. L’amore che concede la vita. L’amore che procura la morte. L’amore capace di convogliare due religioni diametralmente opposte. L’amore finestra su un mondo nuovo, arcaico. L’amore verso il sadismo. L’amore che rispecchia il masochismo. L’amore sinonimo di vendetta. L’amore riflesso di grazia. L’amore riverbero dei suoi occhi. Lui, il Sultano, Asad, era tutto ciò che avevo sempre bramato e odiato al tempo stesso. Era il mio Leone del Sahara.
Avrei dovuto proteggerlo. O ucciderlo…

 

Elisabeth Criswell appartiene ai reparti speciali dell’FBI. Cinica, lungimirante, è un ottimo agente con concezioni tutte sue sull’applicazione delle leggi, anche se in definitiva è un animo ribelle sottomesso alla ragione.

La sua nuova missione è proteggere il sultano dell’Emirato di Atesh. Compito difficile perché il Sultano del Sahara, Asad, non è un uomo comune. È carismatico, furbo, fin troppo attraente e nasconde segreti in netta contrapposizione con la sua nomea di buon samaritano, paladino delle eguaglianze e promotore della libertà. Asad in realtà è sadico, maschilista, superbo.

Quale dovrebbe essere la scelta più razionale, per Elisabeth? Rifiutare l’incarico. Ma come resistere a quella voce dal sapore desertico, accompagnata da occhi pericolosi quanto le porte degli inferi? Oltrepassare la soglia comporta la prigionia. Significa cadere nel baratro del dolore e del piacere.

L’animo masochista che Elisabeth non sapeva di possedere, alla fine sceglie per lei.

 

 

 

 

Hi lettrici e lettori Sale e Pepe, 

Oggi vi faccio conoscere il mio parere sul libro “Il Leone del Sahara” di Francesca Forlenza

 

Purtroppo questa è una delle prime volte che non riesco a terminare una lettura, arrivata la 40% di questo libro non riuscivo proprio ad andare avanti, per cui questa sarà anche la mia prima recensione DNF (did not finish). 

 

Questo mi è stato presentato come un erotico ed ho scelto volontariamente di leggerlo perché a differenza di altre trame qui vi era una protagonista che sembrava forte e cazzuta, per cui ho detto si. 

 

Non ho trovato assolutamente nulla di questo, tranne forse che nelle primissime pagine e in qualche piccolissima apparizione sporadica, dove effettivamente la protagonista dimostra un po’ di carattere,  salvo poi perdersi, non al primo sguardo con il protagonista ma alla prima sniffata, si perché lei riconosce il suo odore in una stanza, grande, a distanza e mentre ci sono altre persone. 

Anche il protagonista maschile non è meglio caratterizzato e cambia “idea” molto facilmente, passando da “voglio proteggerla” a “voglio sc***rla a sangue” a distanza di un paragrafo. 

 

Inoltre, certe parole che sono utilizzate per descrivere le scene erotiche, per me sono tutt’altro che erotiche, anzi hanno proprio l’effetto contrario, non sto qui ne ad elencarle ne a farvene degli esempi, voglio solo dire che nella mia vita di lettrice penso di aver letto quasi di tutto, sia in chiave FM che MM, però non mi era mai capitato di non riuscire proprio ad andare avanti nella lettura. 

 

Penserete, magari il bdsm erotico non fa per te, ma ho letto anche quei libri, più volte, con pratiche bdsm anche molto estreme, eppure le ho sempre trovate “leggibili”, nel senso che non le metterei in pratica, ma ho apprezzato come sono state descritte e trattate, qui non è stato così pechè anche certe scene di dominazione/sottomissione sono molto fuori dagli schemi basici di questo life stile, che ricordo si fonda sul consenso totale e sulla sicurezza/piacere reciproco (anche quando si parla di dolore). 

 

Mi dispiace molto ma per me è un grosso no. 

 

Voglio ribadire che questa recensione di basa sulla lettura del 40% del libro, ma anche che, se il 60% che manca fosse migliorato in maniera netta ed eclatante non avrebbe comunque portato questa recensione ad un voto positivo.

ELEONORA

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