Recensione “Il grido del lupo” di Shannon West

trama

Casey, un giovane lupo mutaforma di bell’aspetto, ha giurato di eliminare l’uomo che ha ucciso suo fratello e si è unito al branco dei Lupi della Montagna per portare a termine la sua vendetta. Assieme ai dettagli del suo primo incarico, scopre che lo splendido giovane al comando è il suo compagno di sangue. Il problema è che l’uomo, il cui nome è Rory, è etero… ed è un lupo. A due lupi è permesso accoppiarsi, ma solo se uno dei due assumerà il ruolo di sottomesso. E nessuno di questi due lupi ostinati è disposto a scendere a compromessi. Come se questo non bastasse, ben presto si scoprirà che Rory è il lupo che ha ucciso l’unico fratello di Casey.
Ora Casey deve trovare un modo per aggirare il proprio giuramento. Riusciranno questi due lupi sexy a superare la sfiducia e l’odio reciproci o saranno costretti a rinunciare alla loro felicità e, con essa, al loro unico vero compagno di sangue?

 

recensione

Lo ammetto, i gay romance fantasy mi piacciono e mi appassionano, quindi ero entusiasta di iniziare questo libro. L’autrice ci narra la storia di Casey, un giovane lupo mutaforma che ha giurato vendetta per l’assassinio di suo fratello, e Rory, anche lui lupo mutaforma, che è nientemeno che l’assassino del fratello di Casey. Ma Rory e Casey sono anche qualcosa che nessuno dei due si sarebbe mai aspettato: sono compagni.

Rory non era certo pronto ad innamorarsi di un uomo, decisamente più dominante di lui, e Casey non si sarebbe mai aspettato di innamorarsi dell’uomo che era andato ad uccidere. Entrambi dovranno scendere a patti con i loro sentimenti, accettare che la sottomissione può avere aspetti molto più gradevoli di quanto Rory si fosse mai immaginato e perdonare gli errori del passato, se vorranno trovare il modo di dare a questo amore la possibilità di sbocciare.

Nel complesso è una bella storia, mi è piaciuta e l’ho letta volentieri. Unico punto di demerito, ma è più che altro gusto personale: l’ho trovata troppo veloce. La storia inizia nella reticenza di entrambi e a mio avviso, nella seconda parte in cui doveva essere maggiormente trattato, l’aspetto interiore viene un pochino trascurato e le scene velocizzate. Peccato, perché arricchendola di qualche particolare in più sarebbe stata, a mio parere, molto più bella.

In ogni caso è una lettura che vi consiglio, soprattutto se, come me, siete appassionate dell’unione tra il gay romance e il fantasy.

 

Sensualità: cuori4

Recensione: Firmabriciola

 

Editing: mandy

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