Recensione “Il coraggio di sperare” di T.M. Smith

 

 

 

Tristan è il secondo dei fratelli Brennan, nonché la mosca bianca della famiglia; quasi tutti gli uomini Brennan hanno infatti una carriera nei corpi di Stato, ma in quanto psicanalista Tristan sceglie di aiutare le persone in modo diverso. Tranquillo e controllato, è contento di starsene in disparte. Poi incontra due uomini, entrambi spezzati e distrutti da perdite che sono andate oltre il loro controllo.
Gabriel Simonson è in lutto per la morte del compagno. L’atto di violenza sfrenata che gli ha portato via Gio ha lasciato tutta la famiglia di All Cocks devastata, e l’unica cosa che impedisce a Gabe di annegare nella miseria è l’amicizia nata con Micah, l’ultimo modello approdato sul sito. Fatica ad andare avanti e, sotto la pressione di tutti i membri di All Cocks, acconsente a sottoporsi ad alcune sedute psicanalitiche; ma a una condizione: anche Micah deve partecipare.
Micah Solo ha familiarità con la perdita, avendo perso la gamba sinistra e molto di più in Iraq. Negli ultimi due anni è sempre stato solo, vulnerabile e alla deriva; i ricordi della guerra perseguitano i suoi sogni, invadendo anche la sua vita. Con All Cocks, Micah ha trovato l’accettazione di cui aveva bisogno e la famiglia che aveva perso, ma è ancora alla ricerca di pace e felicità.
L’amicizia fra i tre è istantanea, e l’attrazione reciproca evidente. Si girano intorno, nel desiderio di qualcosa in più, ma incerti sulla possibilità che quel sogno si realizzi. Devono accettare la vita così come si presenta, o possono permettersi di sperare in qualcosa oltre la semplice amicizia?

Prima di scrivere la recensione volevo premettere una cosa, non ho letto l’intera serie, mi sono imbattuta per caso in questo volume e il titolo mi ha ispirato, quindi mi manca qualche tassello e la conoscenza dei personaggi intersecati nella trama.

Premesso ciò mi accingo a scrivere la recensione e le impressioni scaturite dalla lettura.

La storia avanza lentamente, questo dà la possibilità ai personaggi di mostrarsi a noi lettori, Mi ha permesso di conoscerli, affezionarmi, e di assistere al crescendo di emozioni nei protagonisti.

I protagonisti hanno molte sfaccettature, sentimenti contrastanti e che si amplificano nel corso del romanzo, il dolore per la perdita, il sacrificio, la voglia di aiutare gli altri, l’accettazione dell’attuale condizione.

Durante la lettura il sentimento predominante è il dolore, a volte mi sentivo sopraffatta, incapace di reagire, inutile di fronte a tale immensità, il tutto è accompagnato da scene di sesso abbastanza forti ma l’autrice è stata fantastica a non cadere nella volgarità.

I temi trattati sono difficili da affrontare disturbi da DTPS, perdita di arti, compagno, la continua ricerca e il coraggio di sperare ancora.

Tra amicizie, sedute psicoterapeutiche, amore e passione il libro si snoda abbastanza bene e la scrittura ne agevola la scorrevolezza.


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