Quando Miriam, in seguito a una scommessa, comincia a frequentare Damiano, crede di aver trovato il vero amore. Damiano però è sfuggente, troppo riservato, privo di amicizie reali o rapporti profondi. Ciò che lei ignora è il passato dell’uomo, la sua reale inclinazione sessuale che persino lui rifiuta di accettare. Con l’entrata in scena di Manuel, il castello che Miriam ha costruito intorno alla figura di Damiano pian piano si sgretola. Il cuore non conosce logica e sia Miriam che Damiano dovranno fare i conti con la realtà del proprio essere, ancor prima che l’uno con l’ altra.
Gli esseri umani sono fatti di emozioni, e la paura fa parte di queste. Si può dire che Damiano e Miriam siano le rappresentazioni di due tipi di paure. Quella di restare soli e la paura di accettare se stessi. Non è qualcosa in cui molti faticheranno a identificarsi, fa parte della natura umana. Non è difficile quindi immedesimarsi in uno dei due personaggi. Una cosa davvero positiva, che rende piacevole la lettura, accompagnata anche da altri particolari interessanti. C’è persino un piccolo mistero legato ad alcune parole, i più attenti non faticheranno a trovare la soluzione, ma solo se si entra davvero in sintonia con la psicologia dei personaggi. È una lettura che va assorbita e in parte analizzata, operazione leggermente difficile da fare dato lo stile dell’autrice, che ho trovato sinceramente un po’ asciutto e a tratti confusionario nel saltare da un personaggio all’altro. Ma sono solo piccolezze che non inquinano la lettura.
Però devo dire che influiscono sulla sensualità di alcune parti. Mi sono sembrate quasi tutte affrettate e sbrigative.
Posso dire anche che c’è un prezioso insegnamento che tutti dovremmo recepire, ma lascio ai lettori l’interpretazione.
Sensualità:
Recensione:
Editing:
Lascia un commento