Dopo le incredibili vicende avvenute nei primi due romanzi della saghe Lande Percorse, ritroviamo l’eroe Hurik impegnato in una nuova difficile impresa, forse la più impegnativa della sua vita. Dovrà infatti partire alla volta del continente meridionale alla ricerca disperata di nuovi alleati. Vecchi amori intanto riaccenderanno passioni ormai sopite e gelosie inaspettate. E nel frattempo l’esercito Celeste si riorganizzerà trovando alcune importanti vittorie. Ma saranno i nani, con la scoperta di una nuova arma, a far davvero ben sperare i paladini del bene. Ma il male è sempre in agguato e pronto a colpire con tutta la sua inesorabile crudeltà. La casa degli elfi sarà messa a dura prova e vecchi re periranno nel vano tentativo di proteggere i loro cari, mentre il nuovo Imperatore Celeste farà finalmente il suo ingresso in campo. La battaglia imperversa ormai in tutto il continente da est a ovest, da nord a sud. E finalmente Karl tornerà dal Mare Astrale con una nuova speranza…
Siamo al secondo appuntamento con la saga “Lande Percorse”.
Nel precedente libro abbiamo lasciato il cavaliere Hurik con l’incarico di avventurarsi nelle terre del sud, a cercare alleati, per poter cambiare le sorti della guerra contro i sudditi del Drago Oscuro che negli ultimi scontri hanno avuto la meglio conquistando la città di Neapolis, residenza dell’imperatrice.
L’esercito oscuro è ora pronto a conquistare le principali città delle Lande Percorse. A questo scopo sta preparando eserciti e approvvigionamenti a Tharis, oltre a possedere una potentissima arma che potrebbe davvero distruggere tutti i popoli del Drago Celeste.
Nani, elfi, giganti, umani e minotauri riusciranno a creare un’alleanza in grado di riportare la pace?
Se la lettura del primo libro (La grande guerra) è stata per me complicata, una volta entrata nella storia e imparato a conoscere vicende e personaggi è diventato tutto un po’ più facile, anche perché ho imparato ad accettare il miscuglio che l’autore ha creato di popoli, magie, mitologia e religione.
Il metodo narrativo rimane lo stesso: ritroviamo, infatti, “intermezzi” che ci spiegano, ad esempio, come è nato il multiverso o come nasce il legame tra un drago e il suo cavaliere. Ci sono anche meno filosofia e frasi contorte, quindi la lettura risulta scorrevole, piacevole e le vicende invogliano a volerne sapere di più.
I personaggi sono tutti particolari, ognuno caratterizzato abbastanza bene e con un ruolo ben preciso. Ritroviamo l’amichevole scontro nano-elfo, come ne “il signore degli anelli”, che dà un tocco di ironia e alleggerisce i drammatici eventi.
Come ne “La grande guerra” anche in questo libro c’è una fastidiosa quantità di refusi.
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