Recensione “Hoarfrost” di Jordan L. Hawk

 

 

 

Lo stregone Percival Endicott Whyborne e suo marito Griffin Flaherty godono di un periodo di pace e tranquillità senza precedenti. Sfortunatamente, la calma è stravolta dall’arrivo di un pacco da parte di Jack, il fratello di Griffin, che ha dissotterrato uno strano oggetto mentre scavava in cerca d’oro in Alaska. La scoperta di una civiltà sino ad allora sconosciuta potrebbe ravvivare la carriera della loro comune amica, la dottoressa Christine Putnam… o potrebbe ucciderli tutti, se gli indizi di magia nera che riguardano l’artefatto si riveleranno veri.

Insieme a Christine e al suo fidanzato Iskander, Whyborne e Griffin viaggeranno verso i più lontani anfratti dell’Artico per impedire a un’antica minaccia di reclamare la vita del fratello di Griffin. Ma nel duro campo di minatori di Hoarfrost, i segreti corrono rapidi come una tempesta di neve e Whyborne non è l’unico stregone attratto dalle voci di presenze magiche. Nella natura selvaggia fatta di ghiaccio e pietra, Griffin deve affrontare la sua più grande paura… o perdere tutti coloro che ama.

Hi lettrici e lettori sale e pepe,

Oggi vi presento un altro capitolo della serie Whyborne e Griffin, “Hoarfrost” di Jordan L. Hawk,la serie M/M Paranormal, history, horror e suspense Romance che mi ha conquistata e che mi sta tenendo compagnia in una lunga e fantastica maratona.

Ormai sto leggendo i libri uno dietro l’altro, per cui scrivere le recensioni mi risulta più complicato, perché percepisco la storia quasi come un volume unico, l’unico “cambiamento” è spesso quello dell’ambientazione , stavolta da Whiddershins ci spostiamo nelle gelide lande dell’Alaska.

Hoarfrost significa Brina, ed è anche il nome della città dell’Alaska in cui i nostri compagni si recano dopo aver ricevuto da parte del fratello di Griffin, jack,  la notizia di una scoperta archeologica sensazionale e molto pericolosa, che potrebbe mettere in pericolo non solo Jack stesso ma l’intera umanità, come sempre direi visto ciò che ruota solitamente intorno a Whyborne e Griffin.

Come al solito parlare della parte investigativo/fantastica è impossibile perché risulterebbe troppo “spoilerosa” per cui preferisco solo dirvi che per l’ennesima volta nulla è ciò che sembra e che anche il ghiaccio, così inerme e solido, nasconde segreti antichi e temibili.

“Forse, qualsiasi cosa io avessi risvegliato sarebbe tornata a dormire sonni profondi senza la mia presenza e, quando fossimo tornati, tutto sarebbe stato di nuovo normale come prima. O, quantomeno, normale quanto Widdershins potesse essere. Forse. Ma alcune porte, una volta aperte, non posso più essere richiuse.”

Non per la prima volta, in questa serie il buono si rivela cattivo e il cattivo si rivela buono e i mostri che temiamo sono in fondo, solo degli esseri diversi e quindi incompresi, un’altra rivelazione viene portata a galla e per l’ennesima volta sposterà gli equilibri nelle vite di W e G.

In questo libro non è Whyborne ad essere al centro dell’attenzione come nel precedente, in cui avevamo approfondito maggiormente alcuni aspetti più “oscuri” del suo carattere, anzi qui vediamo un Whyborne che finalmente inizia ad accettare maggiormente se stesso e fa di tutto per vivere al 100% la sua vita come vorrebbe. Invece qui il protagonista principale è Griffin e per la prima volta e direi anche finalmente possiamo leggere anche il suo punto di vista ed ho adorato questa novità stilistica introdotta dall’autrice che finora aveva narrato le vicende solo da pov di Whyborne e forse anche per questo mi sono affezionata di più a lui, ma vedere l’animo di Griffin così ferito dall’abbandono, dal tradimento e da tutto quello che ha vissuto nella sua vita Prima di condividere Whyborne è stato molto intenso, forte e struggente, perché, apparentemente, è Whyborne ad aver trovato nella loro reazione tutto quello che avrebbe voluto, ma leggere i pensieri di Griffin rivela come,  in realtà, prima si sentisse Spezzato, Incompreso e Solo e solo grazie all’amore purissimo che li lega abbia trovato la sua stabilità.

Che dire, il Dottor Percival Endicott Whyborne e Il Signor Griffin Flaherty mi hanno conquistata e non vedo l’ora di leggere il prossimo volume!!

PAYNE

ELEONORA

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