Recensione “Ho una cotta per il mio capo” di Daniela Serpotta

 

 

 

 

Sara lavora come assistente di direzione nel gruppo editoriale Corsi a Torino.

Ambiziosa e determinata è decisa a non lasciarsi distrarre da improbabili storie d’amore ma cela un interesse proibito.

Marco Corsi è un importante editore.

Spietato, e senza alcuna considerazione della privacy altrui, non ammette errori né confidenze.

Il loro team funziona bene e i risultati portano a celebrati riconoscimenti.

Sara definisce, l’attrazione per Marco, una semplice cotta, nonostante vivano un rapporto conflittuale.

Parlano, discutono e si punzecchiano.

Certa che una sola notte con lui basterà a smorzarne il desiderio, lei decide di flirtare fino a che non riesce a ottenere ciò che vuole. Una notte di sesso.

E Marco? Uomo astuto e dalla volontà d’acciaio…Come reagirà a quel tentativo di essere usato?

E’ un libro leggero e scorrevole, l’amore in ufficio è il nostro sogno proibito, il capo fa gola a tutte, noi sogneremo la segretaria e il boss in vesti trasgressive e passionali.

La Serpotta rende tutto più leggero, la scorrevolezza delle sue storie è il suo punto vincente, rende i protagonisti amici di tutti, li ami e basta.

Sara e Marco, una coppia ben assortita negli uffici di una piccola casa editrice, le battute pungenti rendono tutto più ironico e quando la passione si scatena è pura magia.

Il cuore in fibrillazione, l’ufficio diventa terra di supremazia e di lussuria e anche il cuore, tenuto a distanza per troppo tempo, entra nel ruolo, ecco che quegli appuntamenti diventano sempre più importanti.

Lei, ambiziosa e razionale, tiene lontano gli uomini per non cedere troppo del suo tempo, lui è l’instancabile boss tutto lavoro e pochi incontri casuali.

Un romanzo tutto da leggere e gustare.

ELEONORA

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