Recensione “Heartbreak Prince” di C.R. Jane

 

Caiden era la luce per il buio di Jackson. E dopo tutto quello che avevo passato, la luce era ciò di cui pensavo di aver bisogno.

 

Quando ho scelto Caiden, ho perso Jackson.

 

Senza Jackson, mi sono sentita una persona a metà e sono sopravvissuta a malapena quando la tragedia ha colpito e ho perso anche Caiden.

 

Mi ci sono voluti anni per ammettere a me stessa che avevo scelto male fin dall’inizio. Sono pronta ad ammetterlo a Jackson… l’unico problema è che mi odia.

 

Sono pronta a lottare per il mio “vissero felici e contenti”.

 

Heartbreak Prince è il primo volume della serie Broken Hearts Academy, certamente non è una storia che spicca per oginalità ma l’autrice, mettendo degli elementi “strategici”, ha saputo donare al libro vigore e spessore.

La frase che nel prologo si legge e colpisce maggiormente è “ho scelto il gemello sbagliato”, frase che ti incolla alle pagine e non le molli più fino alla parola fine e anche qui l’autrice è stata così crudele da lasciarci con un finale aperto e quella parola in gola: un forte e rigoroso NO!

È un triangolo amoroso e l’invidia e la gelosia tra fratelli gioca la sua carta vincente.

Caiden e Jackson, l’amore stabile contro l’amore pericoloso e diperato. Eppure, in quella stabilità, l’ossessione e il troppo amore guastano.

Il bullismo è sullo sfondo e per gran parte della vita di Everly è stato il suo co-protagonista, fino a quando i due fratelli le regalano la pace e la protezione che merita.

Tre ragazzi legati da un’amicizia capace di resistere al tempo e allo spazio, tre cuori spezzati e ricomposti a loro immagine e somiglianza, tre cuori che battono all’unisono ma, improvvisamente, qualcosa cambia e l’amore entrerà in gioco in quell’amicizia.

E da qui Everly diventerà la colpevole di turno, colei che è capace di distruggere un rapporto fraterno, l’autrice ci farà vivere la storia dall’interno e lentamente riusciremo a scostarci dalle iniziali etichette e, da carnefice, vedremo Everly vittima.

Vittima delle proprie azioni, vittima degli eventi, vittima dell’amore, vittima di un amore malato, ossessivo, disturbato.

Arriveremo alla fine distrutti emotivamente e fisicamente, distrutti dalle verità, distrutti da un amore che non vede la luce del sole, ma solo colpe e dannazione.

Un finale che l’autrice ci concederà su un piatto d’argento e alla cui notizia arriveremo consapevoli.

Un libro coinvolgente, un’altalena di emozioni incontrollabili.

 

 

Loading

La nostra votazione
Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *