Recensione “Heartbeat” di A. L. Red e Clizia Salvati

– Park Hajoon è un compositore che cerca disperatamente di non pensare al passato. Si rifugia nel suo vuoto personale, musica nelle orecchie, e aspetta che prima o poi la stanchezza convinca il suo cervello ad andare a dormire.
Lee Hyunsik è un pianista che da troppo tempo soffre d’insonnia. Passa le notti a suonare per riempire il silenzio del suo appartamento, finché un misterioso nuovo vicino gli chiede una canzone di Britney Spears.
Hajoon e Hyunsik sono in due momenti molto diversi della loro vita. Entrambi lavorano e vivono con la musica, con il ricordo di ciò che era e non è stato, con la convinzione di essere soli e che vada bene così.
Un trasferimento nello stesso palazzo e delle note di pianoforte intrecceranno le loro esistenze.

 

 

Hi readers Sale e Pepe,
In questa recensione vi parlerò del libro “Haertbeat”, nuovo titolo del catalogo di Uno Collettivo, che ringrazio per la copia, insieme all3 autricǝ  A. L. Red e Clizia Salvati.

Leggendo la trama questo libro mi è sembrato subito nelle mie corde, ma purtroppo leggendo non ho trovato quello che mi aspettavo.

Devo dire subito che questa è la terza volta che leggo un libro di questo collettivo ed è anche la terza volta che non ne sono pienamente soddisfatta.
Non so se sia una linea editoriale che rimane su uno stile a me non congeniale, ma anche dopo questa lettura non riesco a dare un parere del tutto positivo.

Park Hajoon è un compositore che cerca di allontanare i pensieri sul suo doloroso passato che lo tormenta. Per farlo si isola nella musica e questa riesce a spegnere il suo cervello e lo mantiene nel presente.
Lee Hyunsik è un pianista che da troppo tempo soffre d’insonnia, non riuscendo a dormire passa le notti a suonare per riempire il silenzio del suo appartamento.
Se il primo è un casinista, amante del rumore e del disordine, intelligente, un po’ imbranato e con un sorriso tutto fossette a cui è impossibile resistere, il secondo invece non va d’accordo con le cose fuori posto, è meticoloso e preciso, ama i suoi spazi e non sopporta chi li “invade”, ma non ama neanche il silenzio e per questo lo riempie col suono del suo pianoforte.
Ed è questo che li lega, la musica, perché Hajoon e Hyunsik sono molto diversi, ma entrambi lavorano e vivono con e per questa.

“Hyunsik aveva abbattuto le sue difese una dopo l’altra, e non gli dispiaceva neanche un po’. Il che gli metteva una paura fottuta.”

Ora, pur avendo una storia all’apparenza così forte, per via dei problemi di entrambi, a me non è arrivata questa intensità.
Ho trovato tutto troppo “delicato”, anzi, se devo essere sincera anche superficiale in alcuni punti.
Anche lo sviluppo purtroppo è stato un po’ lento, manca di dinamicità e ritmo.
Ma, anche se in teoria non mancano  i vari elementi fondamentali per una storia perfetta, romanticismo, sensualità, un pizzico di tensione e una nota di malinconia, non sono riuscita ad appassionarmi al 100% alla lettura.
Questo mi dispiace molto perché ritengo che la trama sia davvero carina e anche l’ambientazione, che mi ha ricordato le tipiche e famose serie tv BL orientali (che mi piacciono molto) sia qualcosa di “nuovo” con un grosso potenziale.
La storia di Park Hajoon e Lee Hyunsik, non si può che definire altro che romantica, loro sono davvero dolci e  tenerissimi.

In ogni caso penso che sia davvero una storia carina e leggera, che non mi sento di sconsigliare ai più romantici.

 

ELEONORA

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