Recensione “Hanson” di Kat Savage

 

Hanson Serrano è un uomo complicato. Anche il suo psicologo cerca di convincerlo a fidarsi di qualcuno. Ma il membro più giovane dello staff del Bird’s Eye non se ne preoccupa. Non progetta di sistemarsi nell’immediato futuro.

Questo finché non va a sbattere contro Thea James. Letteralmente. Basta un brutto capitombolo sul marciapiede, e questo brasiliano imbronciato si trova rapito da quei riccioli rossi e fondoschiena tutto curve. L’interazione però rende chiaro che dovrà lavorare sodo per conquistarla.

Thea James sta cercando qualcosa di molto specifico, e Hanson Serrano non rientra nella categoria. Non solo è tatuato dalla testa ai piedi, è molto più giovane di lei. Thea ha già avuto a che fare con dei cattivi ragazzi e ciò che ne ha guadagnato è lo status di mamma single e un ex che le rende la vita un inferno.

Quando finalmente Thea accetta di uscire con Hanson per toglierselo di torno, rimane piacevolmente stupita nel vedere che si mette davvero d’impegno. Anzi, è l’appuntamento migliore che ricordi.

La coppia alla fine si ritrova tutta aggrovigliata, tanto nei sentimenti quanto nelle lenzuola. Ma tra le barriere di Hanson, l’ex di Thea e quella fastidiosa differenza d’età, la loro nascente relazione sembra un disastro annunciato.

I due finiranno per arrendersi e abbandonare la nave o saliranno su una scialuppa e si metteranno a remare insieme?

 

È il turno di Hanson Serrano dello staff di Bird’s Eye: tutto tatuaggi, capelli lunghi, sguardo accattivante, con  tutta l’aria del bad boy di turno.

Bad boy che Thea deve tenere lontano dopo la brutta esperienza con l’ex, adesso lei cerca stabilità  e sicurezza, il classico uomo in camicia che sa di futuro, di tranquillità.

Ma non aveva fatto i conti con la testardaggine di Hanson, la sua caparbietà nel corteggiare ha dell’incredibile e non so fino a quando Thea potrà resistere a quegli appuntamenti fuori da normale, ma così intriganti e interessanti.

Ultimo capitolo della saga e devo ammettere che mi dispiace un po’ lasciarli, ormai erano diventati tutti amici e le loro situazioni mi entusiasmavano e non poco.

Il libro scorre liscio, non si ha nessun colpo di scena, preferivo sinceramente qualche ritorno dal passato di Hanson, i suoi demoni rimarranno chiusi in quel cassetto dei ricordi.

E’ una coppia ben assortita ed è stato piacevole leggere di loro, di questo corteggiamento e di Hanson, cavaliere moderno dall’animo antico.

 

Anna

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