Recensione “Giustizia Imperfetta” Serie: The Asylum Fight Club 1 di Tibby Armstrong & Bianca Sommerland

 

 

Se esistesse un numero d’emergenza per l’età adulta, Matt Kincaidl’avrebbe composto mesi fa. Crescere da solo il fratello minore si è già rivelata una battaglia, ma la situazione precipita quando all’equazione si aggiunge uno sgradevole rito d’iniziazione per entrare in una gang che fa guadagnare all’adolescente la prigione. Di nuovo. Con la differenza che stavolta l’accusa riguarda un crimine d’odio ai danni di un locale di combattimenti, dove riscattare i propri debiti non è cosa da prendere alla leggera. E quando il club offre a Matt la possibilità di giocarsi tutto in cambio della libertà in un incontro a rischio contro un uomo tanto bello quanto ostico, lui la coglie al volo. Se Matt vince, tutto gli sarà condonato. Altrimenti? Be’, farebbe bene a trasferirsi, perché “Il Giustiziere” lo terrà in pugno… per molto, molto tempo.

Non c’è nulla che Lawson “Il Giustiziere” Gaumond non farebbe per proteggere il club che lui e i suoi ex amanti hanno tirato su. Il Rifugio dei Lottatori di Anniston Falls non è un posto facile in cui vivere, ma è la sua casa e una specie di santuario in cui prospera la cultura BDSM gay. Occuparsi di quella testa calda, il cui fratello ha vandalizzato i suoi locali, non è in cima alla lista delle sue priorità, ma c’è qualcosa di quel Matt che chiede a gran voce l’intervento del pugno di ferro. Del resto, Lawson non si è mai tirato indietro davanti a una battaglia, e di certo non inizierà a farlo ora che non c’è alcun rischio che perda.


Tuttavia, quando la violenza tra bande esplode, spargendo sangue per tutto il Rifugio, Lawson e Matt devono confrontarsi con i loro passati per trovare una via d’uscita. In teoria, proiettili e coltelli dovrebbero risultare più difficili da schivare rispetto al rozzo sentimento che li unisce. Eppure, salire sul ring armati di nient’altro che la verità sarà la loro sfida più grande.

 

Avvertenze (aggiunti da me): Sesso pubblico, sesso fuori dalla coppia ma senza tradimenti!

 

 

Hi readers Sale e Pepe, 

Oggi vi parlo di “Giustizia imperfetta”, primo volume della Serie: The Asylum Fight Club di Tibby Armstrong & Bianca Sommerland. 

 

Inizio dicendo che non avevo mai letto nulla delle autrici, né singolarmente, né in coppia, per cui ero curiosa di scoprire, oltre alla storia, anche il loro modo di scrivere. 

Forse, proprio quest’ultimo, è quello che mi ha convinta meno del libro. Descriverei questo loro modo di scrivere come “fumoso”, intendo che, seppur lo svolgimento degli eventi sia ben distinto, ci sono diversi momenti in cui ho avuto difficoltà a seguire le azioni e i pensieri dei protagonisti, come se qualcosa fosse stata fatta da loro ma effettivamente non descritta e per questo mi risultasse un momento “strano”, non proprio confusionario, ma comunque non chiaro al 100%.

 

Una sorta di show don’t tell al contrario, in cui l’azione viene raccontata, ma non mostrata e descritta nella sua interezza? Non so, fatto sta che, come dicevo, non sempre ho trovato che ci fosse continuità tra i pensieri, le azioni e ciò che succedeva.

 

Questo significa che il libro mi ha fatto schifo? No, perché in realtà la storia di quel testone di Lawson e del coraggioso, ma anche un po’ incosciente Matt, mi è comunque piaciuta.

 

Questi due personaggi, presi singolarmente, sono ben caratterizzati, sembrano diversissimi ma entrambi hanno sia una parte fragile, che li porta a nascondere i loro veri desideri, che una cazzuta, che li rende super testardi. Questo fa sì che da un lato siano perfetti l’uno per l’altro, perché si capiscono e si completano anche, ma dall’altro,  invece, ci mettano UN SACCO a superare i loro caratteri e dar seguito all’attrazione reciproca.

 

Insieme fanno non solo scintille ma un intero falò ed è per questo che le scene di sesso in pubblico, per quanto siano super hot e spicy, per me sono un po’ troppo, anche perché, diciamocelo, la parte bdsm non è gestita particolarmente bene, per cui questo esibizionismo è too much.

Infatti, le dinamiche D/s tra Matt e Lawson, vanno a tentoni, sia per il modo in cui vengono descritte le scene, sia per i pochissimi e stringati dialoghi, cosa che in una relazione che dovrebbe basarsi sulla sicurezza e la consensualità, non è proprio l’ideale. 

I dialoghi sono talmente pochi ed ermetici che io ero tipo…MA VOLETE PARLARE CHIARAMENTE SENZA FARVI MILLE PIPPINI INUTILI, PORCA PALETTA? 

SIETE DUE CRETINI !



Inoltre, un’altra cosa un po’ particolare e non sempre ben gestita, mi sembra sia proprio l’idea di base del Rifugio, luogo di violenza o luogo di salvezza? Non sempre questo sembra essere chiaro, né al lettore né ai protagonisti stessi.

 

Alcune cose sono descritte bene, altre troppo poco e quindi, nell’insieme, c’è uno squilibrio. Detto questo, essendo un primo volume di serie, è normale che alcune cose possano non essere ancora ben costruite o solo abbozzate e quindi ho pensato che qualcosa verrà sicuramente chiarita in seguito. Ho già puntato i personaggi secondari e sono davvero curiosa di scoprire cosa succederà.

 

Per me  è un NI, un libro IMPERFETTO, però ci vediamo al prossimo libro!


Tivvy

 

firma Claudia

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