Recensione “Gigolò: office romance” di Alma Rose

 

Pubblicato per la prima volta nel 2020, Gigolò si rinnova con una nuova veste grafica e un contenuto ancora più sexy e divertente.

Pagare un uomo attraente per venire a letto con me. Suona così patetico. E io non sono patetica, fatto salvo per le imbarazzanti fantasie sul mio capo.”

Venusia è una pragmatica e sagace donna in carriera che ha chiuso il suo cuore in un cassetto.
Lorenzo è il suo capo, il sogno proibito, la sua infatuazione segreta.
Adrian vende il suo corpo ed è per Venusia una nottata bollente mordi e fuggi.

Ma cosa succede quando la follia di una notte brava viene recapitata direttamente nel tuo ufficio nelle vesti del tuo nuovo collega?

Gigolò è la storia d’amore fra un insospettabile Cenerentolo e una donna scottata dall’amore, che vi farà riflettere su quanto a volte le apparenze ingannino.

 

“Il lavoro è la mia vita e il mio sogno segreto è Lorenzo, il mio capo, fedelissimamente sposato.
Ho bisogno di una valvola di sfogo, mi dicono, e su quel sito di gigolò di cui hanno parlato le colleghe ho incrociato due occhi che mi hanno fatto perdere la ragione. Cosa sarà mai per una volta sola?

Peccato che poi…”

E poi basta non vi spoilero più nulla perché le grosse risate che mi sono fatta non ve le voglio assolutamente togliere.
L’autrice la conosco, ho letto tantissimi suoi lavori sotto il nome di Laura Fiamenghi, ma questo filone in cui scrive come Alma Rose è un chicklit spicy privo della connotazione fantasy.
Qui c’è romance, passione (tanta), divertimento e brio.

 

Scorrevolissimo col pov alternato ad illuminare la doppia prospettiva, personaggi adorabili (più lui, posso confessarlo).

Venusia è proprio una “stronz@” come la definisce Adrian/ Gregor, capace di cedere in pochi secondi al tocco magico del bel russo, ma altrettanto veloce da innalzare muri invalicabili non appena l’estro della passione sfuma.

 

“Non voglio dare a nessun uomo l’occasione di frequentarmi o conoscermi abbastanza da spezzarmi il cuore”

 

Gregor è impetuoso e sincero, stratosfericamente figo, e fa non poca fatica a barcamenarsi fra gli sbalzi d’umore del biondo “pulcino”. L’onta del gigolò gli rimarrà attaccata come un’ombra fastidiosa, mettendo a repentaglio la sua stabilità emotiva e i rapporti con coloro che popolano la sua nuova vita.

 

“Davvero mi ero illuso che potesse andare tutto bene? Che un uomo sporco come me potesse ambire al cuore di una donna come Venusia”

 

Anche i personaggi secondari che gravitano intorno alla coppia contribuiscono attivamente a movimentare la scena. Lorenzo, soprattutto, il capo inarrivabile ma gentile, si dimostrerà sempre e comunque un gran signore.

Se con gli altri romanzi bisognava aspettare quasi il 70% affinché i personaggi “concludessero”, in questo rimarrete sbalorditi!

Un po’ mi è mancata la sfumatura fantasy che me l’ha fatta conoscere, ma Laura sperimenta sempre ed io, da fan sfegatata, la seguo ovunque vada!

 

 

 Anna

firma Claudia

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